17 Gennaio 2025, venerdì
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Perché gli americani odiano le assicurazioni sanitarie?

A cura di Ionela Polinciuc

L’assassinio di Brian Thompson, CEO del colosso sanitario UnitedHealthcare, ha scatenato un’ondata di reazioni che hanno messo in evidenza il malcontento verso il sistema delle assicurazioni sanitarie negli Stati Uniti. Questo evento ha portato alla ribalta i problemi sistemici di un sistema sanitario fortemente dipendente dalle compagnie assicurative private, percepito da molti come fallimentare e ingiusto.
Poche ore dopo l’omicidio, i profili social di UnitedHealthcare sono stati invasi da commenti ironici o apertamente celebrativi dell’azione del killer. Molti utenti hanno condiviso esperienze personali di rimborsi negati o cure rifiutate, sottolineando le pratiche spesso considerate spregiudicate della compagnia. Un esempio emblematico è stata la parodia di una lettera di diniego di cura scritta da un’infermiera, diventata virale su Reddit.
Negli Stati Uniti, la sanità è dominata da assicurazioni private. Questo modello garantisce cure eccellenti ai più abbienti, ma lascia molti cittadini in difficoltà. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli USA hanno tassi di mortalità neonatale e infantile più alti rispetto a molti altri paesi avanzati, nonostante investano il 17% del PIL in sanità, quasi il triplo rispetto all’Italia.

L’aspettativa di vita è di soli 78,5 anni, inferiore di quasi cinque anni rispetto a quella italiana. Un sondaggio Gallup del 2023 ha rivelato che il 25% delle famiglie americane ha dovuto rimandare cure mediche importanti per ragioni economiche, mentre il 79% degli infermieri ritiene di lavorare in condizioni di personale insufficiente.
Il malcontento non nasce solo dalle inefficienze, ma da un modello percepito come deliberatamente strutturato per massimizzare i profitti, spesso a scapito dei pazienti. UnitedHealthcare, una delle più grandi compagnie assicurative, ha registrato nel 2023 profitti record di 23 miliardi di dollari. Pratiche come il ritardo nei rimborsi e il diniego di cura sono state osservate come strumenti per ridurre i costi operativi, garantendo guadagni elevati agli azionisti e stipendi milionari ai dirigenti.
UnitedHealthcare si distingue per il suo ruolo dominante in “Medicare Advantage”, un programma che consente agli anziani di affidare il loro Medicare a operatori privati. Questo sistema incentiva i fornitori a ridurre i costi, spesso negando cure o servizi. Mentre la media delle richieste respinte è del 16%, UnitedHealthcare ha raggiunto il 32%.
Non solo i pazienti, ma anche i professionisti del settore manifestano disprezzo verso le assicurazioni. Molti descrivono le compagnie come ostacoli all’accesso alle cure. L’uccisione di Thompson, per quanto tragica, ha sollevato il velo su un malcontento diffuso che attraversa tutti i livelli del sistema sanitario.
Dopo l’assassinio, le compagnie hanno aumentato la sicurezza per i dirigenti e reso segreti i luoghi degli incontri di vertice, temendo effetti emulativi. Tuttavia, non sembrano esserci segnali di una revisione strutturale del sistema.
Come ha osservato Lisa Jarvis di Bloomberg, il sistema sanitario statunitense è tragicamente in crisi, mentre le aziende che lo dominano appaiono moralmente in bancarotta. Per molti americani, le aziende come UnitedHealthcare rappresentano il simbolo di un modello che, più che garantire la salute, perpetua un ciclo di disuguaglianza e inefficienza.

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