21 Gennaio 2025, martedì
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UNA VITA PER L’ARTE: AL MUSEO DI PALAZZO PRETORIO

INAUGURA LA MOSTRA DEDICATA A FIORELLO TOSONI

La mostra apre il 6 dicembre e termina il 30 marzo 2025. In esposizione oltre sessanta opere – tra disegni, sanguigne, tecniche miste e dipinti ad olio, raffinati paesaggi, delicate figure femminili e sublimi velature – che ripercorrono la lunga carriera di Fiorello Tosoni, classe 1939.

PRATO, 4 DICEMBRE 2024. Al Museo di Palazzo Pretorio il 6 dicembre inaugura la mostra Fiorello Tosoni. Una vita per l’arte, a cura di Giulia Ballerini: l’omaggio ad un artista, classe 1939, che torna da protagonista nella scena espositiva della città dove è nato.

Ospitata al piano terra del museo, attraverso oltre sessanta opere – tra disegni, sanguigne, tecniche miste e dipinti ad olio, raffinati paesaggi, delicate figure femminili e sublimi velature – l’esposizione ripercorre la lunga carriera di Fiorello Tosoni, che dopo una vita avventurosa in giro per il mondo è infine tornato a Prato, che ha eletto a sua dimora definitiva e dove ha oggi il suo studio. Un maestro che opera all’antica, come un pittore rinascimentale, ma anche un artista calato nella modernità del suo tempo, che utilizza attivamente i canali i social, si dichiara interessato alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, e che porta ancora oggi avanti la sua ricerca con indomita costanza.

«L’ultima volta che Tosoni ha esposto a Prato era il 1993, proprio a Palazzo Pretorio» commenta Giulia Ballerini, curatrice della mostra. «L’artista torna oggi in questo museo con una personale che ripercorre il suo percorso artistico, dal 1968 fino ai giorni nostri. Le opere selezionate si dividono in due sezioni, una dedicata alle sanguigne e le tecniche miste, l’altra ai dipinti. In entrambi i campi, le opere manifestano la sapienza tecnica – invidiabile per un pittore della sua età – la qualità raffinatissima del tratto e l’accuratezza dell’operato dell’artista, un tempo lento e meditato, che eleva i disegni al pari dell’esecuzione pittorica e trasforma i dipinti nei frutti di un lavoro eseguito sempre dal vivo, proprio come per i pittori della grande tradizione figurativa».

«Con la personale di Fiorello Tosoni, il Museo di Palazzo Pretorio prosegue nel suo intento di celebrare gli artisti contemporanei della città di Prato» dichiara Manuela Fusi, direttrice scientifica del Museo di Palazzo Pretorio. «Accogliere un artista e le sue opere nelle sale del museo è sempre un momento culturalmente importante. Ci si trova a contatto non solo con la parte artistica, ma anche con la parte relazionale, il racconto che dà vita alle opere stesse. In questo caso di un pittore che, come dichiara, ha dedicato la sua vita esclusivamente per l’arte».

Ilaria Bugetti, Sindaca di Prato, commenta: «Siamo giunti al secondo dei tre appuntamenti curati da Giulia Ballerini che il Museo civico di Palazzo Pretorio dedica ad altrettanti artisti originari di Prato o che si sono formati nel nostro territorio nella seconda metà del Novecento. Dopo Tamagnini, il piano terra del museo apre le porte a Fiorello Tosoni e alle sue opere, dagli inizi ai giorni nostri. Ritroviamo tutta la raffinatezza della sua arte e ripercorriamo la crescita e la carriera di un artista che dal maestro Pietro Annigoni ha appreso “i segreti del mestiere” e basi solide per spiccare il volo lungo un proprio percorso artistico caratterizzato da tradizione, semplicità, realismo e dolcezza. Una mostra e una trilogia che confermano il dialogo costante, vivace e fertile del nostro museo con il territorio, le sue eccellenze e le sue suggestioni».

Preceduta dalla mostra dedicata a Primo Tamagnini, ospitata dal Museo di Palazzo Pretorio dal 4 maggio al 28 luglio di quest’anno, quella dedicata a Fiorello Tosoni è la seconda di una trilogia dedicata a venerabili maestri che sono nati a Prato o che qui hanno portato avanti la loro carriera artistica. La prossima è in programma nel 2025.

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FIORELLO TOSONI. UNA VITA PER L’ARTE

Museo di Palazzo Pretorio

Piazza del Comune, Prato

6 dicembre 2024 – 30 marzo 2025

Tutti i giorni (escluso martedì)

Orario dalle 10.30 alle 18.30

Ingresso al Museo e alla mostra: biglietto da tariffario

Per informazioni: 0574 1837859 / museo.palazzopretorio@comune.prato.it

SCHEDE BIOGRAFICHE

Fiorello Tosoni. Fiorello Tosoni è nato nel 1939 a Prato, dove vive e lavora, con studio in Via Torino, 44. Dimostrando fin da piccolo un’innata predisposizione al disegno, nel 1960 decide di partire per Londra, nonostante l’iniziale disappunto della famiglia, con la determinazione di diventare un pittore. Dopo una permanenza di quattro anni nella capitale inglese, dove frequentò la classe di disegno, figura e ritratto dal vero al St. Martin’s College of Art and Design, all’inizio degli anni Sessanta conobbe il pittore inglese Frank Slater, autore di pregevoli ritratti di personaggi del mondo dello spettacolo; seguì l’opera di Tosoni per qualche tempo prima della sua prematura scomparsa, avvenuta verso la metà degli anni Sessanta. Dovendosi mantenere da solo in un piccolo e poco confortevole monolocale, trova un lavoro come demi-chef di sala presso il Claridge’s Hotel, esclusivo albergo londinese, mèta di nobili e personalità famose del tempo (Charlie Chaplin, Agata Christie, Juan Carlos di Borbone, le principesse Maria Pia, Gabriella e Beatrice di Savoia, Vittorio Emanuele, Aristotele Onassis).

Al rientro definitivo in Italia nel 1964, a causa di una forte intossicazione derivata dall’eccessiva inalazione di solventi tossici nella sua camera-studio di Londra, Tosoni frequenta con ottimi risultati la Scuola del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, sotto l’insegnamento del prof. Emanuele Cavalli.

All’inverno del 1965 risale il primo incontro con Pietro Annigoni a Firenze e dal 1968 l’assidua frequenza giornaliera del suo studio, che si protrarrà per molti anni. Dopo l’alluvione di Firenze del 1966 viene chiamato da Annigoni a guidare l’equipe di pittori per un primo restauro del suo quadro Vita, un dipinto di grandi dimensioni danneggiato dall’acqua, restauro che ha luogo nel palazzo dei conti Serristori a Firenze.

Nel 1968 iniziano i suoi primi successi con i ritratti di noti personaggi soprattutto nel campo dell’imprenditoria, tra cui i Lebole di Arezzo, proprietari insieme alla Lanerossi delle famose confezioni che portano il loro nome. Dal ‘68 al ‘71 assiste Annigoni come aiuto negli affreschi della Chiesa del Buon Consiglio di Ponte Buggianese (PT).

Nel ‘72, in occasione della prima personale a Prato, la RAI di Roma realizza un servizio televisivo di circa 30 minuti. Nello stesso anno alcune importanti testate inglesi (Daily Post, Denbighshire Free Press, Daily Express) presentano in prima pagina servizi relativi alla sua arte. Altri, in seguito: North Wales News, Irish Express, The Sunday People, Radio Wales.

Nel 1973 “The Daily Mail” inviò a Prato una équipe per un servizio fotografico su Tosoni che fu pubblicato sul noto quotidiano il 2 aprile, insieme a una foto che lo ritraeva con lo sfondo della Chiesa di S. Maria delle Carceri. Nella stessa occasione venne a Prato anche la B.B.C. Television per una ripresa sull’attività pittorica del maestro.

Nel 1974, in occasione di una sua personale fu girato un lungo filmato delle opere del maestro, teletrasmesso il 7 Febbraio in “Cronache Italiane” sul secondo programma della Rai, lo studioso Mauro Innocenti diceva: “Se fossimo chiamati ad esprimere un parere di merito su un pittore a proposito di Fiorello Tosoni, diremmo che ci si trova davanti ad un maestro compiuto e consapevole. Tosoni, ex allievo di Annigoni, ha in più del maestro una vena poetica sottile e una sapienza cromatica che è dono precipuo del pittore nato. Disegnatore magistrale, le sue figure pur nel clima dell’arte classica, portano il senso e il dramma delle figure d’oggi, senza tradire la loro vero somiglianza. Possiamo dire che Tosoni è un pittore perfettamente toscano”.

Verso la metà degli anni Settanta, entra a far parte del Kunsthistorishes Institut, Archivio per l’Arte Italiana del ‘900. Altro grande successo di Tosoni fu ottenuto nella personale all’ Art Expo di New York nel 1987, dove, unico tra i tanti artisti che esponevano, provenienti da tutto il mondo, gli fu riservato un lungo servizio televisivo, che consacrò in questa manifestazione di grande rilevanza internazionale il suo valore artistico come pittore e come uomo dedito totalmente alla sua arte.

Vastissima è la sua bibliografia artistica, e molte le sue mostre personali di successo in Italia e all’estero, tra cui ci piace ricordare quelle alla Nicolis’Art Gallery a Phoenix nel 1974, alla Galleria Comanducci a Milano nel ‘79, alla Expo di Los Angeles 1987, al Foyer di Parigi, sempre nell’87, al Palazzo Pretorio di Prato nel 1993, e a Verona nel 2001. Ha esposto anche a Toronto, Tokyo, Stoccolma, Londra, Parigi, Milano, Firenze, Roma, Brescia, Arezzo, Bari, Napoli, Avellino, Varese, Pistoia, Cremona, Como, Biella, Ancona, Bologna, Lecce, Bergamo.

Nello stesso anno, il noto e antico mensile di attualità e cultura “Scena Illustrata” gli dedica il numero di gennaio con il titolo: “I grandi maestri dell’arte Contemporanea”, in cui il direttore Italo Carlo Sesti, insieme ad altri critici di chiara fama, ne illustra le qualità. Negli anni successivi, la rivista gli dedicherà altre due copertine, oltre che articoli di fondo.

Dal 1995 al 2010 collabora con la sua arte con il Gruppo Poligrafico e Zecca della Stato insieme a una stretta selezione dei più noti artisti italiani e stranieri, conseguendo unanimi consensi.

Nel 1996 per Editalia (Poligrafico dello Stato) illustra con trenta dipinti e disegni “L’isola del Tesoro” di Stevenson e “Il Giro del Mondo in Ottanta Giorni” di Giulio Verne. Nello stesso anno i suoi dipinti vengono esposti a Montecatini Terme nella mostra ” Maestri del ‘900″, insieme ai più grandi artisti che hanno fatto la storia del nostro secolo.

Nel 2000, esce lo splendido catalogo, edito dal gruppo Poligrafico dello Stato in occasione della 52° Frankfurter Buchmesse (la Fiera del Libro di Francoforte, Germania) che rappresenta una strettissima selezione dei maggiori artisti viventi, tra cui Tosoni è degnamente rappresentato, decretando il suo indiscusso valore artistico nello scenario internazionale odierno della pittura figurativa.

Nello stesso anno, tiene dei seminari di pittura come docente in una scuola americana a Terni.

Nel 2006 tiene una mostra personale al Museo Archeologico di Fiesole, Firenze.

Nel Giugno 2007 Yahoo France, alla voce Le Opere, lo inserisce al quinto posto in ordine di popolarità tra i grandi personaggi italiani di tutti tempi.

Le opere di Tosoni si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

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