A cura di Ionela Polinciuc
L’hip hop come strumento di supporto per la salute mentale: è questo il cuore di “Profondo Nero”, il nuovo docufilm diretto dal regista sardo Roberto Pili. L’opera si concentra sul potere terapeutico della creatività e sull’arte come mezzo per affrontare ansia, depressione e altri disturbi psicologici. Nomi storici dell’hip hop italiano, tra cui Danno dei Colle Der Fomento e DJ Ice One, uniscono le loro voci a quelle di professionisti della salute mentale per dimostrare che la musica e l’espressione artistica possono essere un potente strumento di guarigione.
Prodotto da Francesco Pili, “Profondo Nero” adotta una formula che fonde documentario e videoclip musicale, simile a quella del pluripremiato “LUCY – Un destino da pioniera”. Al centro della narrazione c’è Davide Lai, meglio noto come Nerone, storico scrittore sardo, che racconta la sua esperienza con l’arte urbana e come questa abbia contribuito a gestire le proprie sfide emotive.
Le riprese, attualmente in corso a Roma, includono la produzione di un brano inedito scritto da Danno e prodotto da DJ Ice One. Quest’ultimo, noto produttore e icona della scena hip hop italiana, ha collaborato nel tempo con artisti come Frankie hi-nrg mc, Tiromancino, Afrika Bambaataa, Public Enemy, 99 Posse, Assalti Frontali ed Elisa. Il brano rappresenta il nucleo musicale di “Profondo Nero” e si fa portavoce di un messaggio di resilienza e guarigione attraverso la musica.
Nel cast del docufilm troviamo altre figure rilevanti della scena hip hop italiana, tra cui Kaos One e DJ Ice One, entrambi noti per aver lavorato con artisti come Neffa e altre figure storiche della musica nazionale. Il progetto si avvale anche della collaborazione di esponenti delle subculture sarde come Bboy Lucio e Matteo Prosa, i quali testimoniano l’impatto che l’arte urbana e la danza di strada possono avere sulla salute mentale.
A sostegno della dimensione artistica, “Profondo Nero” include anche interventi di esperti della salute mentale, tra cui Alessandro Montisci e Gisella Trincas, presidente dell’ASARP (Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica). L’obiettivo è offrire una prospettiva scientifica sul valore terapeutico dell’espressione artistica, dimostrando come essa possa aiutare le persone a elaborare traumi, superare momenti difficili e migliorare il benessere psicologico.
Attraverso le parole dei suoi protagonisti, “Profondo Nero” vuole trasmettere un messaggio di speranza: l’arte può essere una luce nell’oscurità, capace di accompagnare chi vive disagi psicologici nel percorso verso una nuova consapevolezza e serenità. Un’opera che invita a riflettere sul potenziale dell’hip hop come linguaggio universale, capace di andare oltre la musica per diventare un vero e proprio strumento di supporto e cura.