A cura di Clara Sardella
Il Mercato di via Sammartini venerdì 20 settembre, in occasione della Milano Fashion Week, ospita l’eventoaperto al pubblico che vedrà sfilare designer affermati del panorama indipendente insieme a nuovi talenti
Il mercato Centrale di Milano, punto di riferimento in città in cui cibo e cultura si incontrano, in occasione della Milano Fashion Week si trasforma in una passerella collettiva in cui i designer avranno la possibilità di raccontare i nuovi linguaggi della moda e portare alla luce la parte più trasgressiva e creativa del Fashion System internazionale che gravita su Milano.
Venerdì 20 settembre alle 19.30 nel Mercato di via Sammartini si terrà Milano Underground, la sfilata evento ad ingresso gratuito, progetto nato dalla collaborazione con Angelo Cruciani, direttore del brandYEZAEL e ideatore dell’iniziativa, che presenta le creazioni di stilisti dai linguaggi più originali del panorama della moda italiana e internazionale.
Ai nomi più affermati come Mario Dice, Alberto Zambelli, Davii, San Andres e lo stesso Cruciani si affiancano i designer emergenti del panorama urban, come Leonardo Valentini, Alchetipo, Taste of Moon, Giorgia Andreazza, Giuglia, 1997, Giammarco Giannuzzo, Trielina, solo per citarne alcuni.
Le creazioni sfileranno in passerella in ordine sparso come in una grande mostra d’arte collettiva in movimento, per sottolineare il concetto di moda condivisa capace però di includere tutte le individualità.
L’evento sarà diretto dal Beauty Guru e Fashion DirectorVittorio Masciarelli e il casting curato da Manuel Scrima, mentre le musiche saranno affidate a MariaAminta Daniele aka DJ Plastik Doll.
Umberto Montano, Presidente di Mercato Centrale ha commentato: “Quest’anno Mercato Centrale festeggia dieci anni, una buona occasione per ribadire l’attenzione che pone nel promuovere la creatività e i talenti. La partecipazione a questo nuovo progetto scaturisce dallo spirito di contribuire, ancora una volta, a creare valore per la città di Milano e confermare la natura del Mercato quale luogo di aggregazione attraverso il suo più personale tratto identitario: la combinazione di cibo e cultura”.
Angelo Cruciani, ideatore e curatore dell’evento, ha aggiunto: “La cultura underground è il seme che poi nel tempo fiorirà come cultura pop, una volta che le idee saranno condivise e divenute delle scelte collettive. È a chi sperimenta che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione e supporto: senza coloro che mettono in discussione regole e visioni il mondo non avrebbe evoluzione”.
Vittorio Masciarelli, regista dell’evento, ha concluso: “In un mondo dove va tutto e il contrario di tutto è il contesto che legittima ogni trend e il paradosso diventa caratteristica di modernità, un’estetica fatta di contrasti generati dalla realtà. Così una bellezza disarmonica e mutevole – underground – diventa l’unica realtà descrittiva del contemporaneo e la moda torna a esercitare il suo ruolo di denuncia e affermazione.”