21 Maggio 2024, martedì
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Il Presidente Mattarella inaugura la Milano Civil Week

A cura di Clara Sardella

Il Capo dello Stato in un videomessaggio: “Nessuno può affermare che la
Costituzione non lo riguarda”. Secondo il sondaggio di Ipsos il 52% degli italiani orgoglioso della Costituzione, per il 20% significa democrazia

In collegamento video dal Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato la sestaedizione di Milano Civil Week, che si svolgerà dal 9 al 12 maggio sul tema “La Costituzione siamo noi”.

“Nessuno può affermare che la Costituzione non lo riguarda” ha evidenziato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento, “È di grande significato l’interesse e la curiosità che la Costituzione suscita nei più giovani. Anche oggi dalle loro riflessioni ho ascoltato molte considerazioni di rilievofondamentale: il diritto all’inclusione, alla rappresentanza, all’aggregazione giovanile. In questi diritti e negli altri – tutti contenuti nella Costituzione – c’è il senso della nostra vita in comune, del nostro – ripeto – comune futuro; di quel ‘siamo noi’ che viene indicato nel titolo di questo incontro” ha aggiunto il Capo dello Stato.


“La Carta costituzionale ha generato la nostra Repubblica democratica, ha fatto crescere l’Italia e il suo prestigio nel mondo. È una conquista e va conosciuta, amata, difesa, vissuta, ogni giorno per accogliere nuovi bisogni, per tutelare chi si trova ai margini, per avere cura dei più fragili, per affrontare le nuove sfide di convivenza e di pace. In una parola: per vivere insieme; condizione cui siamo chiamati” ha concluso Mattarella.

In apertura della Civil Week, sono stati illustrati da Nando Pagnoncelli i dati della ricerca “Gli italiani e il senso civico” realizzata da Ipsos, che evidenziano come Costituzione significa prima di tutto Democrazia, questa è infatti la prima parola che associa un cittadino su cinque (20%), seguita poi da Lavoro (13%) e Repubblica (12%). 

Uno su due (52%) è profondamente orgoglioso della Carta costituzionale una cifra che sale al 75% sommando la componente più moderata. Poco meno di una persona su dieci (9%) si sente per niente orgoglioso.

Cresce l’orgoglio al crescere dell’età: tra gli over 65 lacomponente di orgogliosi arriva all’84% e scende al minimo tra i 18-30enni (64%). La fascia di età che si dichiara meno informata sui contenuti specifici è quella dei 31-50enni, massima tra gli over 65. 

Il valore della democrazia sta soprattutto nel guidarel’intera società verso il perseguimento di un interessegenerale, di questa opinione il 56% dei rispondenti che sale al 68% tra gli over 65. Poco più di uno su tre (35%) è convinto invece che la democrazia sia uno strumento per far sì che ciascun individuo possa perseguire liberamente e in sicurezza il proprio interesse individuale, opinione che sale al 44% tra i 18-30enni. 

Non mancano le perplessità legate al sistemademocratico. Che la democrazia funzioni male e che sia arrivato il momento di cercare un modo diverso per governare l’Italia è una opinione condivisa dal 70% dei rispondenti. Che la politica ormai oggi sia alla mercé dell’economia e dei mercati internazionali è percezione del 62% del campione. Un cambio della classe politica potrebbe avvicinare i cittadini alla partecipazione politica e civile per il 45% dei rispondenti.


Infine, solo poco meno di uno su cinque (18%) partecipa con interesse e con passione alle discussioni politiche, quota che sale al 23% tra gli over 65. 

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