Prima di tutto, bisogna sapere che anche i minorenni rispondono dei propri crimini, purché abbiano compiuto 14 anni. Ebbene, anche quando sono processati perché hanno compiuto 14 anni, la legge prevede che il giudizio si svolga in modo tale da poter arrecare il minor pregiudizio possibile all’imputato. Tanto è dimostrato dalla possibilità di accedere alla messa alla prova per qualsiasi tipo di reato, anche per il più grave, e di poter ottenere il perdono giudiziale.
Ma i minorenni sono imputabili?
L’imputabilità è alla base di ogni processo penale. Secondo la legge, infatti non può essere condannato chi, al momento del compimento del fatto, non era in grado di comprendere la portata delle proprie azioni.
Nel caso in cui, parliamo al malato di mente oppure alla persona che è stata drogata contro la sua volontà: il soggetto non potrebbe essere ritenuto responsabile dell’eventuale crimine commesso.
La legge parla chiaro: tutti i minorenni che non hanno compiuto i 14 anni non sono imputabili, nel senso che non possono rispondere del reato eventualmente compiuto.
Invece, chi ha raggiunto questa fatidica soglia può essere incriminato, ma verrà giudicato dal tribunale per i minorenni, beneficiando, in ogni caso, di uno sconto di pena.