A cura di Ionela Polinciuc
Contraccolpi negativi e rincari oltre misura. È questo il quadro economico e sociale del nostro Paese. Crisi derivata dall’emergenza sanitaria, ma anche dal delinearsi della ripresa dell’attività economica. Il violento impatto della crisi sanitaria ha pesantemente colpito l’economia italiana in maniera particolarmente acuta. Ha investito fortemente soprattutto il mercato del lavoro. Ricordate il calo dell’occupazione? Ha riguardato all’inizio principalmente i dipendenti a termine e gli indipendenti, poi anche i lavoratori a tempo indeterminato. Ebbene, le prospettive per i prossimi mesi sono caratterizzate da elevati rischi al ribasso quali ulteriori incrementi nel sistema dei prezzi, una flessione del commercio internazionale e l’aumento dei tassi di interesse. E come se non bastasse, anche le aspettative di famiglie e imprese potrebbero subire un significativo peggioramento. La paura di tanti italiani è che a settembre, con la ripresa a pieno ritmo delle attività lavorative, il caro prezzi torni a mordere ancora più forte di prima. Una paura appesantita anche dal fatto che, sempre a fine settembre, termineranno gli aiuti governativi contro il caro bollette. Di conseguenza, il primo di ottobre (sempre se il bonus non sarà rifinanziato) non ci sarà nessun tipo di aiuto per calmierare i prezzi di luce e gas soprattutto per le famiglie che fanno davvero tanta fatica ad arrivare a fine mese. Ma a qualcuno importa davvero di tutto questo? Cosa ne sarà di questo Bel Paese?
