A cura di Salvatore Bajeli
Perché la società accetta solo i “belli” e le persone ricorrono a migliorare il proprio corpo per sentirsi in pace con la propria anima?
La ricerca di conferme altrui ci rende più sicuri per affrontare a viso aperto questa esistenza.
Sentirsi apprezzati per l’aspetto estetico è qualcosa che influisce sull’ approccio mentale delle persone, soprattutto quelle più insicure nel mostrare chi sono davvero interiormente.
La verità è che nascondersi dietro ad un prototipo infonde sicurezza e annienta la paura del confronto, prima con sé stesso e poi con gli altri.
In pratica si “spegne” se stessi a favore di un’idea: si lascia spazio alla fantasia che fa credere di essere più belli, più simpatici, più affascinanti se si agisce, si parla come il prototipo più accettato dalla società.
Si sviluppa una vera e propria dipendenza dalla bellezza, che spegne la coscienza della persona.
E una persona spenta è difficile da “riaccendere”
Quale sia il vero “prototipo di bellezza” non è facile da dire, soprattutto perché i pareri e le sentenze il più delle volte escono dalla bocca delle persone per il puro piacere di spettegolare.
Ma dietro questo “standard” che ti impone la società… c’è molto di più.
È l’insoddisfazione a muovere il tutto, un senso di frustrazione rispetto al proprio aspetto fisico che porta a rinnegare ciò che si è nel profondo.
Un salutare processo di autoanalisi è necessario a risolvere il problema che, purtroppo, ha spesso conseguenze più negative del semplice “non piacersi”.
Non per niente i giovani sono stroncati da problemi dell’alimentazione e forti complessi di autostima.
Non è una questione moralista.
Se il tuo aspetto fisico non ti soddisfa, la situazione potrebbe risolversi semplicemente iniziando un processo di cambiamento.
Nessuno si intromette tra te e la tua volontà di stare bene con il tuo corpo.
Il corpo è un tempio, e come tale va amato e rispettato.
Ma l’errore risiede nella confusione.
Non confondere mai il tuo valore con l’estetica.
Cerca di cambiare per migliorarti, mai per giudicarti.
Cambiare può voler dire pensare a:
un nuovo taglio o colore di capelli;
degli abiti nuovi;
alimentarsi in maniera diversa per stare bene;
gratificarsi ponendosi dei piccoli traguardi – che siano quotidiani, mensili, ma che rappresentino delle scadenze da rispettare;Conquistare piccoli traguardi ti aiuterà a regolare il rapporto tra cuore e mente sempre e costantemente insoddisfatto.
E accadrà perché le soddisfazioni arriveranno, passo dopo passo.
Come arrivano le soddisfazioni?
Attivandosi per raggiungere un obiettivo tramite LA MOTIVAZIONE.
Nulla può accadere se non decidi di compiere gesti ed azioni concrete.
Una condizione fisica non soddisfacente NON si cambierà sicuramente stando davanti allo specchio a guardarsi quotidianamente e cercando ossessivamente delle imperfezioni inesistenti.
Piuttosto cominciando ad intervenire su ciò che si può fare di buono e positivo per modificare quell’aspetto che non piace e che si vorrebbe modificare.
Devi focalizzare l’obiettivo, che corrisponde esattamente al ripartire da sé stessi.
Devi crederci sempre senza mai sentirti in colpa: prendersi quel tempo per migliorarsi mentalmente e fisicamente non è mai sbagliato o ingiusto, non toglie tempo ai figli, al compagno o marito, alla famiglia in generale.
Chi ti ama davvero ti incoraggia a migliorare in ogni aspetto della tua vita: culturale, estetico, spirituale e nell’approccio mentale con cui si affronta il mondo esterno.
Invece chi ti trattiene non ti ama ti “possiede”.
Perché ti dico questo?
Imparare ad amare sé stessi è molto importante, apprezzarsi e rispettarsi è fondamentale per costruire relazioni positive e durature.
Se cerchi sempre la sicurezza al di fuori di te stessa sarai insoddisfatta, triste e infelice perché le risposte che stai cercando sono nascoste dentro di te..
La felicità è una tua responsabilità, una scelta che puoi fare ogni giorno..
