16 Maggio 2024, giovedì
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L’amminoacido che produce la felicità

A cura di Luisa Russo

È quello stato transitorio, non è qualcosa di oggettivo, e forse non la si può spiegare. Per molti è inteso come stato di serenità, e di essa si ci va sempre alla ricerca. Avete capito di cosa stiamo parlando? Non penso. Ma ragazzi belli, si tratta della felicità. Non si nasce, felici e questo si sa. Le ore di travaglio di una mamma per mettere al mondo il suo dono più prezioso, sono spesso e volentieri lunghe e interminabili. Il piccolo: venuto al mondo cosa fa? Piange ovviamente, perché non è tanto felice poi di trovarsi in un ambiente freddino, a cui non era abituato. Ma di certo in mezzo a tutto quel pianto non sa; che quel piccolo spazio esterno è pieno di un’immensa felicità, e gioia. Quindi quali ormoni, o quale ormone vengono a concentrarsi, o a mettersi in moto quando si è felici? L’ormone per eccellenza è la serotonina, che viene prodotta dall’amminoacido triptofano presente in diversi tessuti; da quello nervoso al gastrico. È la promotrice del nostro senso di benessere, ed una sua carenza potrebbe essere causa di depressione, e stati d’ansia. I suoi livelli sparsi in modo equilibrato in tutto il corpo fanno sì che non ci sia stanchezza, perdita di memoria, a volta scatti di nervosismo o ira, ma soprattutto: chi è felice a livello gastrointestinale dovrebbe mangiare di meno. Ma chissà se questa leggenda narrata sia vera. Quindi siate felici sempre, o per lo meno cercate di esserlo. Trovatela nella gioia della famiglia, nel sorriso di un bambino, in un vostro obbiettivo raggiunto, ma siate felici sempre e comunque. E ricordatevi che il colore della felicità è il giallo del sole, e del girasole che gira intorno ad esso.

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