10 Maggio 2024, venerdì
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Alice Rohrwacher al Piazzale degli Uffizi con il Festival dei Popoli

Alice Rohrwacher al Piazzale degli Uffizi
con il Festival dei Popoli per “Apriti cinema” a Firenze L’omaggio avrà inizio mercoledì 5 luglio alla presenza della regista che introdurrà “Corpo celeste”

 il suo folgorante esordio tratto dal romanzo di Anna Maria Ortese

 A cura di Carla Cavicchini                                   

Il cinema del reale come terra di confine tra la pratica documentaria e la messa in scena
finzionale. Parte da questa riflessione l’omaggio alla regista Alice
Rohrwacher proposto dal Festival dei Popoli, il festival internazionale del film
documentario, nell’ambito della rassegna “Apriti Cinema”, l’arena estiva al Piazzale degli
Uffizi, in programma dal 5 al 26 luglio (ore 21.45, ingresso libero). In
programma quattro appuntamenti: si parte con “Corpo celeste” del 2011 che
sarà introdotto dalla regista; a seguire “Le meraviglie” del 2014 (12/07); “Lazzaro
felice” del 2018 (19/07) e  “Futura” del 2021 (26/07) il documentario girato insieme a
Pietro Marcello e Francesco Munzi.
 
L’evento si inserisce all’interno del calendario dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze
organizzata dall’associazione Quelli dell’Alfieri con la programmazione a cura del cinema La
Compagnia – Fondazione Sistema Toscana, con il sostegno e la collaborazione delle
Gallerie degli Uffizi.
 
“Il documentario puro non esiste” ha spiegato il direttore artistico del Festival dei
Popoli Alessandro Stellino “esiste piuttosto l’approccio alla realtà, il confronto con essa
e la possibilità di restituirne la complessità filmando l’immediatezza della vita colta sul
fatto. È quello che tante registe e tanti registi hanno fatto fin dalle origini del cinema, fuori
da ogni categorizzazione formale, ed è quello che sta rendendo ancora più appassionante
la produzione contemporanea, di cui il nostro festival intende rendere conto. Oltre a
questo, stiamo assistendo a uno spostamento sempre più deciso verso la costruzione di
finzione da parte di autori e autrici che hanno reso grande il cinema italiano degli anni
2000 partendo dal documentario, da Pietro Marcello a Leonardo di Costanzo, da Alina
Marazzi a Alessandro Comodin e Jonas Carpignano. Nel corso del festival, a novembre,
indagheremo questo ‘movimento’ insieme a coloro che se ne stanno facendo artefici, e
nessuna come  Alice Rohrwacher, in tal senso, ha saputo raccogliere l’imprescindibile
lezione umanista di Rossellini che ne è alla base”.
Si parte mercoledì 5 luglio alla presenza di Alice Rohrwacher che introdurrà il suo
lungometraggio d’esordio, “Corpo celeste” (2011), un racconto di formazione che
intreccia le scoperte della giovinezza con domande sulla fede. Il film racconta della

tredicenne Marta, che dopo dieci anni torna a Reggio Calabria, dove è nata. In cerca della
sua strada di ragazza, inizia a frequentare il corso di preparazione alla cresima, tra stupore
ed estraneità.
Il programma prosegue mercoledì 12 luglio con “Le meraviglie” (2014), un dramma
familiare girato in gran parte in Toscana nelle campagne della provincia di
Grosseto, tra i paesi di Sorano, Sovana, San Quirico e la località senese di Bagni
San Filippo. Gelsomina e le sue tre sorelle conducono una vita serena in campagna,
scandita dal ritmo lento delle stagioni e sotto la guida dal padre apicoltore, deciso a
proteggerle da un mondo “che sta per finire”. Ma nel corso dell’estate le regole che
tengono insieme la famiglia si allentano con l’arrivo di un giovane ragazzo in rieducazione
e della troupe di un concorso televisivo a premi che promette piccole e grandi meraviglie.
Nel cast, anche Monica Bellucci.
Il terzo appuntamento, mercoledì 19 luglio, è dedicato a “Lazzaro felice” (2018).
Questo racconto in forma di fiaba segue le vicende di Lazzaro, un contadino che lavora
nella tenuta della marchesa Alfonsina De Luna e di suo figlio, Tancredi, ragazzo dalla
fervida immaginazione. Tra i due nasce una profonda amicizia, che attraverserà intatta lo
scorrere del tempo e le conseguenze dirompenti di un inganno che condurrà il buon
Lazzaro verso una città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi. Con questo film la
Rohrwacher è stata premiata per la miglior sceneggiatura a Cannes.
Il 26 luglio chiude la rassegna il documentario “Futura” (2021) girato insieme a
Pietro Marcello e Francesco Munzi, una riflessione corale volta a raccogliere le
testimonianze di adolescenti tra i 15 e i 20 anni di tutt’Italia, tra provincia e centro,
campagna e città, oltre le etnie e le estrazioni sociali, per raccontarne sogni, desideri e
paure. Il ritratto di un paese in movimento, indagine alla stregua del pasoliniano Comizi
d’amore capace di farsi specchio dei dolci malesseri di un’intera generazione, allo stesso
tempo fragile e coraggiosa.
Tutti i film saranno proiettati in italiano con sottotitoli in inglese.

Ufficio Stampa Festival dei Popoli
press@festivaldeipopoli.org

Antonio Pirozzi (3395238132) con Valentina Messina

www.festivaldeipopoli.org

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