28 Aprile 2024, domenica
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Il convivente superstite può abitare la casa?

Innanzitutto, bisogna specificare che se la convivenza è stata dichiarata all’ufficiale di Stato civile del Comune di residenza, secondo la legge, il convivente superstite può abitare la casa del partner defunto per un periodo di tempo limitato, anche nell’ipotesi in cui ci siano degli eredi.

Se invece la convivenza non è stata dichiarata in Comune, le cose cambiano: si potrà restare nell’immobile il tempo necessario per trovare un’altra abitazione.

Inoltre, bisogna sapere che i conviventi godono dei seguenti diritti:

  • possibilità di far visita al partner che si trova in carcere;
  • adottare decisioni in nome e per conto dell’altro a seguito della perdita della capacità di intendere e di volere
  • nominare l’altro come tutore, curatore o amministratore di sostegno;
  • prestare assistenza ed accedere alle informazioni personali in caso di malattia o morte del compagno;
  • chiedere il risarcimento del danno in caso di decesso dell’altro a seguito di fatto illecito altrui;

       – continuare ad abitare nella casa familiare dopo la morte del partner;

       – partecipare alla gestione degli utili dell’impresa familiare del convivente, nonché ai beni acquistati con gli stessi ed agli incrementi dell’azienda in base al lavoro prestato;

       –  in caso di bisogno, ricevere gli alimenti dopo la cessazione della convivenza.

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