Dopo che nel 2020, l’anno più difficile nella lotta alla pandemia Covid 19, l’Italia sembra che non si riesca più a riprendere. Recenti dati firmati Istat, a marzo le vendite in valore al dettaglio sono stabili rispetto al mese precedente e salgono del 5,8% su base annua.
Al riguardo, riportiamo integralmente il comunicato stampa dellUnione Consumatori di oggi 5 maggio 2023.
Istat: vendite marzo, 0% su mese, +5,8% su anno
Unc: Paese fermo, vendite alimentari -10,8% su marzo 2021
Italiani costretti a cura dimagrante, -276 euro di spesa
Secondo i dati Istat resi noti oggi, a marzo le vendite in valore al dettaglio sono stabili rispetto al mese precedente e salgono del 5,8% su base annua.
“Il Paese è fermo. Nonostante l’inflazione sia sempre al galoppo, le vendite in valore restano al palo. Ancora più preoccupanti i dati depurati dall’effetto ottico dei prezzi. Prosegue la cura dimagrante degli italiani. Una dieta forzata dovuta ai prezzi lunari, rincari che ora sono ingiustificati, frutto di speculazioni belle e buone. Le vendite alimentari in volume precipitano del 4,9% su marzo 2022. Traducendo in euro questa diminuzione di volumi consumati, si può stimare che le spese alimentari sono scese in media di 276 euro a famiglia a prezzi del 2021” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’associazione, se le vendite alimentari in volume scendono del 4,9% su marzo 2022, rispetto a marzo 2021 crollano del 10,8%, -7,7% su marzo 2020, mese già di pandemia.
Volume delle vendite del commercio fisso al dettaglio (dati grezzi)
Alimentare | Non alimentare | Totale | |||||
Dif Mar 23 – Mar 20 | -7,7 | 63,5 | 22,4 | ||||
Dif Mar 23 – Mar 21 | -10,8 | 8,9 | -0,6 | ||||
Dif Mar 23 – Mar 22 | -4,9 | -1,3 | -2,9 |