25 Aprile 2024, giovedì
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Come si stabilisce il compenso dell’amministratore di condominio?

Prima di tutto, ricordiamo che l’articolo 71-bis delle disposizioni attuative del Codice civile stabilisce che l’amministratore di condominio deve possedere requisiti di onorabilità e professionalità per poter essere nominato. La mancanza di questi requisiti comporta la nullità della nomina stessa, come ricordato anche dalla Cassazione.

Inoltre, il Dm 140/2014 impone agli amministratori di condominio l’obbligo di seguire una formazione iniziale e di aggiornamento, proprio come avviene per le altre professioni ordinistiche.

Facciamo un esempio: se l’amministratore di condominio ha frequentato diversi corsi di formazione e aggiornamento nel campo dell’amministrazione condominiale, il suo compenso potrebbe essere considerato congruo rispetto a quello di un amministratore con meno preparazione.

Quindi, non esiste un decreto dal Ministero che indichi i tetti minimi e massimi per quanto riguarda la retribuzione dell’amministratore di condominio. Quindi, è per stabilire il compenso di un amministratore di condominio, bisogna assolutamente fare riferimento a vari fattori per determinare un compenso congruo.

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