Prima di tutto, bisogna specificare che la tutela è uno strumento previsto dalla legge per proteggere le persone incapaci di provvedere ai propri interessi, sia personali che patrimoniali, e cioè i minorenni e gli interdetti.
Il tutore viene nominato dal giudice tutelare e viene scelto, solitamente sempre nello stesso ambito familiare dell’interdetto. In poche parole potrebbe essere un coniuge non separato, una persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, e comunque un parente entro il quarto grado. In caso di necessità, è possibile nominarsi tutore una persona che non fa parte della famiglia, completamente estranea.
La legge dell’Illinois prevede che un anno dopo la nomina a tutore, e successivamente ogni tre anni, si debba presentare al tribunale un resoconto. Bisogna sapere che alcuni tribunali richiedono la presentazione del rendiconto su base annuale. Ebbene, si consiglia di verificare con il proprio legale di fiducia la frequenza con cui viene richiesto il rendiconto nella propria zona. Inoltre, diventa assolutamente necessario verificare se è il caso di fissare un’udienza in tribunale per l’approvazione del conto.
Attenzione!
Diventa importante sapere che subito dopo la nomina, un tutore legale effettuerà un giuramento in cui si dichiarerà pienamente consapevole di incorrere in sanzioni qualora non adempisse al suo dovere.
Solitamente, si deve prendere cura del disabile tutelandone gli interessi, rappresentandolo negli atti, amministrando i suoi beni e la contabilità. Il tutore legale può prendere decisioni in merito alla persona di cui si deve prendere cura, ad eccezione di alcuni atti per i quali è richiesta l’autorizzazione del giudice.
