Ebbene, per entrare nella logica del legislatore e non cadere in luoghi comuni, è necessario comprendere perché si perde la proprietà con l’usucapione e, in definitiva, come funziona l’usucapione.
Bisogna ricordare che: la proprietà non si prescrive mai. Questo significa, tanto per fare un esempio, che non si perde la proprietà anche se non si entra nella propria casa da diversi anni.
Quando si verifica l’usucapione?
il non uso del bene da parte del proprietario;
il contemporaneo utilizzo del bene da parte di un altro soggetto;
il decorso di almeno 20 anni durante i quali il proprietario non deve aver rivendicato il proprio bene ossia disinteressandosene completamente.
Attenzione!
Chi lascia la propria casa in prestito o in affitto ad un’altra persona non ne perde mai la proprietà per usucapione, neanche dopo 20 anni.
Chi usa l’altrui casa vacanza non la usucapisce se ogni volta chiede le chiavi dell’appartamento e poi le riconsegna. Al contrario, sono comportamenti sufficienti a far scattare l’usucapione i seguenti:
- cambio di chiavi della porta senza previa autorizzazione;
- spianamento di un terreno prima realizzato su più livelli;
- modifica della destinazione d’uso di un immobile: ad esempio una casa a uso abitativo che viene trasformata in un ufficio;
- realizzazione di un lavatoio su una terrazza;
- chiusura di un lastrico solare con una catena in modo che nessun altro condomino vi possa accedere.
Non bisogna dimenticare che chi intende acquistare un bene per usucapione deve dimostrare di aver manifestato con i propri comportamenti la volontà di possedere quale proprietario del bene in modo pieno ed esclusivo.
