Prima di tutto, bisogna sapere che i diritti di credito sono detti anche diritti di obbligazione. Quello che il debitore deve dare o fare prende il nome di prestazione.
Chiariamo prima un concetto: Per parlare di diritto di credito, occorre che:
- vi siano due soggetti, il creditore e il debitore; il primo ha diritto a una prestazione da parte del secondo;
- la prestazione che deve essere compiuta dal debitore abbia carattere patrimoniale, cioè possa essere valutata da un punto di vista economico e deve soddisfare un interesse del creditore
I diritti di credito possono nascere :
- da un contratto.
- da un fatto illecito
- da ogni altro atto o fatto che la legge dichiara idoneo a far sorgere un credito.
I passi da compiere a tutela dei diritti di credito: prima di tutto, bisogna mandare al debitore una lettera di messa in mora, con la quale gli si intima di eseguire la prestazione a suo carico entro un certo termine. Trascorso inutilmente il termine assegnato al debitore, bisogna rivolgersi al giudice e sarà lui a valutare l’accaduto.
Ebbene, se la prestazione del debitore consiste nel pagamento di una somma di denaro, e ciò è dimostrato da documenti, il creditore può chiedere al giudice l’emanazione di un decreto ingiuntivo. In poche parole, parliamo di un provvedimento con il quale viene intimato al debitore di pagare l’importo dovuto, cioè entro 40 giorni.
Una volta ottenuto il titolo esecutivo, il creditore deve farlo notificare al debitore dall’ufficiale giudiziario. Successivamente, insieme al titolo esecutivo, o dopo 10 giorni dalla notifica di quest’ultimo, il creditore deve far notificare al debitore un documento denominato atto di precetto. Con questo tipo di documento, gli intima di eseguire la prestazione dovuta entro 10 giorni dalla notifica.
Nel caso in cui il debitore ancora non esegue la prestazione, il creditore può rivolgersi all’ufficiale giudiziario per tutelare i propri diritti.
