27 Aprile 2024, sabato
HomeItaliaCronaca"Agririsk": La sfida parte da Napoli

“Agririsk”: La sfida parte da Napoli

A cura di Luigi Rubino

“Agririsk”: Parte da Napoli la sfida per una nuova gestione dei rischi in Agricoltura. Essere imprenditore agricolo in Italia e in particolare nel Meridione è sempre più difficile. Gli strumenti di gestione del rischio in un settore vitale dell’economia come quello dell’Agricoltura nel nostro Paese e per l’ Unione Europea sono fondamentali per lo sviluppo della Campania e del Sud in vista dei possibili nuovi scenari internazionali determinati dai cambiamenti climatici e dalla necessità di assicurare redditi
il più possibili stabili.


Occorre una svolta, un progetto valido. La risposta si è cercata di darla al Convegno ” Agririsk,” organizzato dall’Assessorato all’Agricolture delle Regione Campania, che si è tenuto nell’Aula Magna Università degli Studi di Napoli Federico II, in via Partenope a Napoli. La discussione in aula è stata aperta dall’Assessore all’Agricoltura della regione Campania, Nicola Caputo, seguito dagli interventi di Mauro Serra Bellini del Maraf ( Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste) Fabian Capitanio, del Dipartimento di Medicina Veterinaria e delle Protezioni Animali dell’Università Federico II, esponenti della Coldiretti e Confagricoltura, Francesco
Iovino Consigliere regionale della Campania e Pasquale Crispino, consigliere nazionale ordine degli Agronomi.
“E’ necessario – ha spiegato l’Assessore regionale, Nicola Caputo – avere a disposizione, nell’ambito delle risorse stanziate a livello nazionale, risorse anche per le Regioni per dare luogo ad un’azione forte ed efficace misurata alle esigenze assicurative e mutualistiche specifiche dei singoli territori, implementando, in autonomia, progetti sperimentali per polizze, Fondi mutualistici e IST ( Incom
Stabilization Tool) settoriali e non.”
Le risorse finanziarie destinate alle finalità connesse alla gestione del rischio in Agricoltura sono finanziate per oltre il 50% da sei Regioni del Sud ( Basilicata, Calabria Puglia, Sardegna, Sicilia e Campania), mentre sono molto inferiori le risorse utili per i territori in termini di incidenza di buone pratiche. Si pensi che in Campania solo il 3% delle imprese accede a strumenti di gestioni del rischio.
“E’ stata una importantissima giornata di approfondimento e di confronto – ha sottolineato l’Assessore Caputo – che ha avuto l’obiettivo di lanciare il “sassolino nello stagno” rendendo tutti maggiormente consapevoli della gravità della situazione, ma anche della necessità di intervenire in discontinuità rispetto al passato. Porterò la tematica della gestione del rischio anche all’attenzione delle istituzioni
europee, inducendo la Commissione europea ad utilizzare i tools in maniera organica in tutti i contesti territoriali europei con policy di indirizzo chiare e ben definite a partire dalla prima fase della nuova “PAC” – ha precisato ancora Caputo.
Il progetto “Agririsk”, secondo Caputo, può quindi aprire chiare prospettive per un necessario intervento pubblico nella gestione del rischio, con interventi mirati del mondo istituzionale e di tutti coloro che operano nel settore agricolo, delineando un cambio di passo anche per le altre Regioni d’Italia.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti