A cura di Luigi Rubino
Napoli grida “Pace”. Manifestazione in città ad un anno dal conflitto tra Russia ed Ucraina.
“Napoli città della Pace” è lo striscione che ha aperto la manifestazione, preceduta dalla banda musicale di giovani cingalesi, che partita da piazza Dante ha percorso poi piazza Matteotti, via Medina fino a raggiungere piazza Municipio dove dal palco allestito sono partiti appelli, canzoni di noti artisti napoletani per la pace, davanti ad una piazza affollatissima.
In piazza presenti circa 10 mila persone. Insieme a molti cittadini ucraini, hanno sfilato studenti e professori di ogni ordine e grado del capoluogo campano, comunità straniere, associazioni che operano sul territorio campano, gruppi ecologisti tra i quali Green Peace, personaggi della Musica, dello Spettacolo e della Cultura, l’assessore all’Istruzione Maura Striano, ed Enza Amato, Presidente del Consiglio comunale di Napoli e la Comunità di San Egidio che ha sfilato per le strade del centro cittadino con il cartello ” NO War” e l’Arcidiocesi di Napoli che, insieme al Comune, hanno organizzato la manifestazione ad un anno dallo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina.
“E’ il momento giusto che la voce delle armi venga sostituita da quella della diplomazia. Il conflitto sta costanto tantissime vite umane e tante sofferenze. Abbiamo bisogno di un’Europa unita con una posizione comune in politica estera ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, prima dell’inizio del corteo sul palco in piazza Dante. “Napoli ha poi precisato il primo cittadino del capoluogo campano – è la città dell’accoglienza, lo è sempre stata e lo sta dimostrando anche adesso, dando ospitalità a molti ucraini e stranieri. “
La pace assicura il futuro dei giovani di tutto il mondo. Dove c’è guerra, non c’è futuro. Va ricercata la pace – ha aggiunto Paola Cortellessa, rappresentante della Comunità di Sant’Egidio.
Sui giovani, tantissimi presenti in piazza, si è invece soffermato l’Arcidiocesi della città, Gaetano Castello il quale ha detto: ” E’ importante vedere tanti ragazzi in piazza, perchè la pace va sostenuta. Tutti siamo con il popolo ucraino. Dispiace vedere due popoli che pensano di risolvere tutto con le armi. “
“Putin è una persona pazza e deve morire – ha detto un’ucraina che risiede in Italia da quasi un anno. Noi siamo un paese e non apparteniamo alla Russia. Vicino casa mia, a 200 metri, è esplosa una bomba. Mio fratello sta lì come militare e volontario per difendere l’Ucraina. Io, invece, sto qui con mia madre. Tutti devono sapere che ancora esiste questa guerra. Molti non lo sanno ancora…”