25 Aprile 2024, giovedì
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Mare fuori, giovani dietro le sbarre, con la speranza del riscatto

A cura di Di Mambro Dolores – Docente e Pedagogista

La serie Rai “Mare Fuori” dall’enorme successo si conferma di particolare importanza nel coinvolgere l’attenzione dell’opinione pubblica sugli istituti penitenziari minorili e sulle condizioni adolescenziali grazie ad una narrazione di valore più pedagogico che narrativo.
In onda dal 2020, racconta le vicende di un gruppo di ragazzi e ragazze di diversa etnia che vivono nell’Istituto Penitenziario Minorile di Napoli si trova sull’isola di Nisida, nell’arcipelago delle Isole Flegree, situato di fronte al mare. Un cast di successo formato da giovani e validi attori che raccontano che uscire da dinamiche criminali anche quando sono imposte dalla famiglia è possibile. Una settantina di ragazzi con storie completamente diverse, ma accomunati tutti da un crimine commesso, chi per volontà della propria famiglia, chi costretto da determinate circostanze, chi per sentirsi potente e forte. Una serie carica di speranza, di riscatto, di anime buone che vivono in un mondo dagli aspetti crudele. Destini già segnati, giovani nati e cresciuti in un sistema di regole nel quale si paga attraverso la
violenza contro altra violenza. Al contempo si parla della forza di sentimenti basilari che sono alla base di ogni essere umano.
Non vuol essere una serie buonista, ma rappresentare una realtà fatta di giovani che nonostante i loro sbagli insegna a fare ammenda dei propri errori e a capire come poter rinascere e tornare a vivere in libertà.
All’interno del Penitenziario si sviluppano sospetti, relazioni, amori, vendette che mettono in contatto giovani e meno giovani i ruoli istituzionali, ma soprattutto l’universo interiore de detenuti. Tutti vivono all’interno di celle che sopprime ogni singola speranza con il rammarico più grande di stare rinchiusi e non poter vedere più il mare. Con il tempo crescendo comprendono che vi è sempre una seconda possibilità scontando la pena per diventare persone migliori.
Questa serie televisiva ha la capacità di concentrarsi sulle cause che hanno portato spesso personalità contrastanti a dover affrontare un percorso rieducativo, affiancati dall’Educatrice del penitenziario, la quale riveste un ruolo centrale spronando i ragazzi a inseguire le proprie passioni, musica, poesia vela, con atteggiamenti positivi, per quella che sarà la vita all’esterno.
Racconta di errori e rinascita, di destino e scelte durante il quale nel loro percorso ci sono inoltre altre ruoli importanti come quello della direttrice del carcere e il comandante che con energia e disciplina aiutano a mantenere viva l’ispirazione di questi ragazzi, facendo capire loro che una vita diversa è possibile. Il tema
centrale di questa serie tanto amata dai giovani è che i grandi protagonisti fanno emergere sentimenti di amore e libertà, sentimenti nuovi e destabilizzanti che accompagnano i ragazzi nella loro crescita all’insegna della scoperta di aspetti personali del tutto inediti.
Mare fuori pone l’accento su una gioventù nuova, spaesata che vince l’immobilità e non teme il cambiamento, ma lotta per l’arduo desiderio del “mare fuori”, una metafora della medesima libertà sognata da ogni singolo ragazzo.

“Dietro le sbarre, sotto il cielo ci sta il mare fuori.” Canzone di Stefano Lentini

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