A cura di Luigi Rubino
“Salviamo la Scuola Pubblica” è il messaggio arrivato dall’assemblea generale della Regione Campania che si è tenuta nella sala Galatea della Stazione Marittima di Napoli. Alla kermesse pubblica hanno partecipato: il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, l’assessore regionale alla scuola Luca Fortini, Carlo Marino, presidente Anci, Sebastiano Leo, assessore regionale della Puglia in collegamento video, insegnanti, personale scolastico, studenti con famiglie di
molti istituti e rappresentanti di associazioni.
In discussione soprattutto la riduzione delle autonomie nell’ambito scolastico a causa del decremento demografico; tema che è stato sollevato con preoccupazione dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Il pericolo concerne la riduzione degli interi organici e quella dell’elevato numero degli studenti per classe che renderebbe problematico l’insegnamento ai docenti.
Con l’approvazione delle legge del Bilancio 2013 il Governo nei prossimi mesi consentirà la chiusura di 700 scuole in tutta Italia. Un dramma che si ripercuoterà con la penalizzazione inevitabile delle scuole in Campania.
“Nessuno pensi di differenziare gli stipendi di tutti i dipendi della scuola – ha tuonato con tono polemico il governatore De Luca davanti ad una sala gremitissima. Sarebbe un altro modo di dividere l’Italia in due.”
Dobbiamo contrastare l’idea del Governo di ridurre gli istituti scolastici che significherebbe meno personale ed aule sempre più affollate, a discapito della preparazione dei ragazzi.” Per questo occorrono
risorse soprattutto per il Sud. La legge di Bilancio – ha sottolineato poi De Luca – non dà nessun apporto economico alla scuola, ma la penalizza con la riduzione per le fasce di bambini dai 0 ai 6 anni di età.
“La scuola per noi non è solo una famiglia – ha detto il presidente di Anci, Carlo Marino – ma è anche ancora di conoscenza, formazione della nuova classe dirigente dei nuovi giovani. Salvarla vorrebbe dire mantenere posti di lavoro e competenze specifiche per un’organizzazione di servizi e dell’edilizia scolastica adeguata ai tempi.”
A conclusione dell’assemblea, preciso è poi stato il monito del governatore De Luca che ha annunciato: ” Abbiamo deciso di impugnare la decisione del Governo sul dimensionamento della scuola davanti alla Corte Costituzionale. Siamo i primi a farlo. Speriamo che altre regioni del Mezzogiorno ci seguano.”