18 Aprile 2024, giovedì
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LAURA BOLDRINI A EMPOLI L’Empowerment? Assolutamente vitale!

A cura di Carla Cavicchini

Simpatica, disinvolta, altamente ironica: “Il potere lo prendiamo, è fatica ma ci sediamo!” Laura Boldrini ex-Presidente della Camera de Deputati sino al 2018 ed oggi parlamentare del PD, recentemente è stata ospite al convegno “Donne al Centro – Eventi di ogni genere” al Cenacolo degli Agostiniani di Empoli.
Decisamente un bel momento con la proposta d’accendere un riflettore sulla vita delle donne per illuminare e dare risalto all’universo femminile.
L’incontro patrocinato da Regione Toscana e Commissione Regionale Pari Opportunità della Toscana, in collaborazione con altre associazioni quali: “Fidapa
BPW”, ‘Lilith’, ‘Oxfam’, ‘Soroptimist’,’Algea’, ‘Cna di Firenze’, ‘Nosotras, ‘Astro’, ‘Sistema Accoglienza Integrazione’, permetteva d’ascoltare le riflessioni della Boldrini su questa Costituzione troppo declinata – ahimè – al maschile, frutto del suo tempo, contrassegnata tuttavia nel passato da profili straordinari quali Nilde Jotti, Teresa Mattei, ed altre ancora, sulle cui spalle c’è tutto il loro peso, che ha consentito di portare l’uguaglianza nei pubblici uffici ed anche in Magistratura. “Quanto a ‘signora’ – sorride ironicamente la Boldrini – così venivo chiamata nel ‘palazzo’ ai tempi quando lavoravo con Grasso, e non deputata”!
Teresa Mattei membro dell’Assembla Costituente della Repubblica Italiana – prosegue – fu tentata d’essere zittita in aula da un uomo con la frase : “le donne in un dato periodo del mese ragionano male!” tuttavia prontamente ripreso replicando: “Uomini come lei invece non ragionano mai in ogni giorno del mese”! .
Di conseguenza una bella lezione arrivata giusta giusta dalla energica Mattei!
Tuttavia –proseguiva colla bella voce altisonante – il sessismo è ancora troppo presente, quanto all’Articolo 37’ sulla parità salariale, esso è ancora in buona parte disatteso. C’è ancora tanto da fare per abbattere il monopolio; con orgoglio, ribadisco che l’empowerment è assolutamente vitale. Personalmente, a Montecitorio, volli la “Sala delle Donne”, sì da rendere omaggio a figure altisonanti, contraddistinte nelle loro professioni, capaci d’aver scritto pagine fondamentali della nostra Repubblica. Nel mio lavoro di ex funzionaria dell’Onu, è innegabile aver visto differenze culturali incredibili: da questo l’importanza di voler disimparare la ‘buona’ cultura patriarcale, in una società che sminuisce il femminile. Non trovate anche voi che ‘architetta’ sia
bellissimo?”. “La nostra identità non può essere cancellata – terminava – ed è fondamentale esigerla anche nel linguaggio, in quanto coniugarla solamente al maschile, significa mostrare un volto incompleto!”. In precedenza la sindaca di Empoli Brenda Barnini testimoniando l’alto impegno della deputata Laura Boldrini nel proprio ruolo istituzionale – persona stata preda d’attacchi seguiti da controbattute dignitose da parte della deputata – sottolineava l’importanza del convegno in una città ove le donne già nel passato si erano contraddistinte nelle loro professioni di impagliatrici, fiascaie, etc, rendendosi protagoniste nel territorio. “Questo al punto di garantire assistenza ai loro figli, permettendole di continuare ad operare nelle professioni. Pertanto parlerei d’un vero e proprio motore di cambiamento al femminile, simbolo di gran fierezza.” Parole che si univano a quelle di un’altra relatrice, evidenziando l’importanza nel combattere stereotipi e pregiudizi come da Costituzione comanda, facendo della cultura un vero e proprio baluardo.

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