26 Aprile 2024, venerdì
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Emergenza migranti, Meloni chiede soluzioni europee per la gestione dei rimpatri

A cura di Mambro Dolores

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della Conferenza Internazionale di sabato 3 dicembre
Rome MED Dialogue, ha rivolto un appello a Bruxelles affinché non lasci l’Italia sola ad affrontare il grande
flusso migratorio che sta assumendo dimensioni ingestibili.
Occorre che l’Europa realizzi con urgenza un quadro di collaborazione multilaterale basato su flussi legali,
con una forte azione di prevenzione e contrasto ai flussi illegali.
Oltre 94mila arrivi di migranti dall’inizio dell’anno e l’Italia insieme agli altri paesi di primo ingresso, sta
sostenendo l’onere maggiore nella protezione delle frontiere estere europee di fronte al traffico di esseri
umani. Necessario per la Premier Meloni che l’Europa rilanci un’effettiva attuazione degli impegni presi
attraverso una cooperazione migratoria.
Un chiaro discorso con toni concilianti e costruttivi, che mira ad una priorità collaborativa che per decenni il
Mediterraneo è, ed è stato percepito come luogo di morte causata dai trafficanti di vite umane. Tassello
indispensabile per la gestione dei rimpatri deve essere” l’europeizzazione”, che prevede più Europa sul
fronte sud esortazione del presidente, secondo cui molte delle politiche europee rischiano di essere
incomplete se non collocate in una più ampia dimensione mediterranea.
La rotta del Mediterraneo è considerata urgente e per il Presidente il tema di migranti diventa una priorità
già prevista nelle normative europee che è la difesa dei confini esterni. L’Italia è fortemente dedita a
rafforzare il suo ruolo nel mediterraneo e per avere una solida geopolitica del dialogo è possibile
costruendo e consolidando mediante la consapevolezza delle nostre identità culturali e valoriali.
La Premier ha aggiunto che l’Italia è sempre impegnata ad incentivare un approccio di tipo costruttivo e
collaborativo e la prosperità del nostro paese non è possibile se non c’è anche quella dei territori vicini,
poiché molte delle politiche europee rischiano di essere incomplete se non vengono collocate all’interno di
una più ampia dimensione.
La proposta del Presidente Meloni è di fare tesoro di un modello virtuoso avuto in passato in ’Italia “piano
Enrico Mattei “dell’ENI per l’Africa, un modello di crescita per l’Ue e per le nazioni africane, rispettosa dei
reciproci interessi, fondata su uno sviluppo che sappia valorizzare le potenzialità di ciascuno, attraverso una
decisa cooperazioni. In tale quadro, la piena stabilizzazione della Libia è una delle più urgenti priorità di
politica estera anche per i riflessi sulle migrazioni.
A margine di Med Dialogues 2022, il Presidente ha incontrato il Presidente del Niger Mohamed Bazoum. Al
centro del colloquio la situazione di instabilità del Sahel e il ruolo centrale del Niger nel contrasto al
terrorismo e nella gestione dei flussi migratori irregolari verso il Mediterraneo centrale. Una chiara volontà
da parte del Presidente di lavorare insieme per combattere il radicamento dell’estremismo islamico
attraverso un modello di cooperazione che miri a valorizzare le potenzialità delle nazioni africane e conduca
risultati concreti per benefici comuni.
Il principio che ha animato l’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si può racchiudere in
questa frase “La nostra prosperità non è possibile se non c’è anche quella nostri vicini.”

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