A cura di Luigi Rubino
Sognare calcio per i giovani in Campania è possibile, ma… Se ne discusso in un
forum a Napoli.
Il calcio a 360 gradi. Se ne discusso nel forum “Calcio & Welfare” organizzato dal comitato regionale della
Lega Nazionale dilettanti della Campania e che si è tenuto a Napoli in un noto albergo del lungomare
partenopeo.
Tra i temi toccati dai partecipanti la sua valenza sociale, partendo dalla sicurezza sul territorio, i sogni di
molti ragazzi, i trasporti, l’impiantistica e un migliore rapporto comunicativo, anche grazie al contributo
della tecnologia per trasformare le piccole imprese in grandi opportunità, anche perché di calcio in
Campania non se ne può fare a meno.
Lo hanno fatto presente i vari relatori intervenuti al Forum, tra cui il presidente della Lega Nazionale
Dilettanti, Giancarlo Abete, il presidente della F.I.G.C Gabriele Gravina, Umberto Calcagno, presidente
dell’associazione italiana calciatori, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e tanti esperti intervenuti nel
corso degli otto panel di discussione.
Il calcio è stato detto non deve guardare solo al mondo dei professionisti, ma deve tener conto soprattutto
delle sue grandi risorse che esistono a livello dilettantistico e che non vengono sfruttate a pieno. E’ li’ che
si dovrebbe partire. La Campania è una delle regioni nella quale ci sono moltissime società calcistiche che
insegnando calcio ai giovani con tanta passione, contribuiscono a creare quell’aspetto educativo essenziale
nella vita, partendo dal rispetto delle regole, al confronto e socializzazione tra individui diversi. C’è quindi
bisogno di sostenere i nostri eroi silenziosi – come li ha definiti il presidente del Comitato regionale della
Campania della F.I.G.C – L.N.D, Carmine Zigarelli – per creare una società migliore, partendo dai ragazzi,
proseguendo naturalmente con gli educatori, i tanti presidenti di società minori che fanno un grande sforzo
economico per allontanare i giovani dalle cattive tentazioni della vita.
