A cura di Luigi Castiello
L’inchiesta della procura della Repubblica di Torino, dopo undici mesi di indagini in merito alle accuse per falso in bilancio nei confronti della Juventus, si sono concluse. In particolare le indagini della procura hanno approfondito gli anni, 2018/2019/2020.
Tra i dettagli che emergono, c’è una rogatoria dei P.M. nei confronti di Cristiano Ronaldo, per ascoltarlo in merito ad una presunta,”famosa carta segreta”, emersa tramite una intercettazione telefonica, ma Ronaldo non si è presentato.
Oltre a Ronaldo ci sono altri nomi di spessore, tra i quali, l’attuale amministratore delegato della Juventus, Maurizio Arrivalbene, accanto ai già noti, del presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedvede e l’ex direttore sportivo Paratici.
Sotto la lente degli investigatori ci sono, gli scambi tra giocatori che non generando flussi finanziari sarebbero stati conclusi a valori arbitrali, stabiliti con lo scopo di fare fronte alle necessità di bilancio; inoltre c’è anche la constatazione della procura riguardo la voce stipendi, dove si evince la rinuncia dei calciatori a 4 mensilità annunciata a marzo 2020, però secondo la procura tre mensilità sarebbero state solo differite, un operazione messa in atto per alterare il bilancio della società bianconera.
Tra l’altro ci sono altri reati contestati come il l’aggiotaggio informativo, falso delle comunicazioni sociali, falso delle comunicazioni rivolte al mercato.La procura in particolare sottolinea in una nota di avere chiesto gli arresti domiciliari per alcuni degli indagati, ma il G.I.P. al momento ha rigettato l’accusa, tra quei nomi c’è anche quello del presidente Andrea Agnelli.
La situazione è in continua evoluzione.