26 Aprile 2024, venerdì
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Milan, calpestato prima dall’arbitro e poi dal Chelsea

A cura di Luigi Rubino


Il destino di una qualificazione adesso rimane nelle mani o meglio nei piedi del Milan. I rossoneri per rimanere in Champions dovranno ora necessariamente vincere le prossime due gare del girone. La sconfitta davanti al proprio pubblico contro il Chelsea, per 2 a 0 ha certamente rimasto l’amaro in bocca in tutto
l’ambiente dei campioni d’Italia.
Il rigore decretato dall’arbitro tedesco Siebert e il successivo sventolio del cartellino rosso davanti al volto di Tomori, responsabile, secondo l’arbitro della caduta del giocatore inglese in area ha scatenato l’ira tra il popolo milanista.
Giustamente diciamo. Anche perché fischiare la massima punizione dagli undici metri per un contatto reciproco e procedere poi con l’espulsione immediata di Tomori, senza che il Var da regolamento potesse intervenire, ha condizionato il resto della gara, facilitando poi il raddoppio dei Blues.
L’arbitro ha gestito la gara in male modo, indirizzandola sul un falso binario, innervosendo tutti; dal pubblico ai protagonisti in campo.
In Italia si è sempre pensato che gli arbitri stranieri erano migliori di quelli italiani, invece ora dopo questa frittata da rosso del tedesco Siebert, sicuramente non è così, nonostante il supporto dei mezzi tecnici non sempre decisivi, perché in campo c’è sempre lui, l’uomo con il fischietto, pronto a stravolgere a suo piacimento una partita di calcio.

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