A cura di Ionela Polinciuc
A cura di Ionela Polinciuc
Italia si prepara per le elezioni del 25 settembre, ancora tante domande e molta incertezza. Il popolo, ormai sfinito, si rifiuta di credere ancora alle promesse, spesso non mantenute. Una cosa è certa: Non si è mai parlato tanto di credibilità e politica. Da qualche anno nel dibattito pubblico e sulla stampa italiana c’è stata una vera e propria esplosione dei termini credibilità e credibile. Al riguardo, abbiamo intervistato l’avv. Francesca Mari Candidata alla Camera uninominale U07 Eboli e candidata sempre alla Camera Plurinominale Campania 01 P02
La politica vive una profonda crisi di credibilità. Quali sono le ragioni che l’hanno indotta a candidarsi in un momento così difficile?
La mia candidatura, come sempre appoggia la persona e Italexit rispecchia i miei stessi principi di libertà, meritocrazia, operare per il bene comune, senza alcuna discriminazione, adoperarsi per “far risorgere” la nostra Italia.La pandemia, e la guerra dopo, ci hanno fornito l’occasione per capire da chi voler essere governati. Il recente passato politico ci ha lanciati in un baratro senza uscite e quindi con Italexit è arrivato il momento di intervenire e tutelare tutti gli italiani che ancora, e devono, credere di poter riemergere da quel tunnel chiamato “cattiva e dannosa politica”.Italexit è contro il green pass, contro l’obbligo vaccinale e contro tutte le forme di limitazione delle libertà personali ed individuali riconosciute e sancite dalla nostra carta costituzionale. Italexit è per il made in Italy, siamo contro il potere, consentito e dolosamente voluto, delle multinazionali, siamo per il negozietto di quartiere, siamo per l’impresa locale, siamo pronti per ridare dignità e sostegno ai tanti imprenditori in ginocchio. Io personalmente mi adopererò per ogni forma di tutela e intervento rispetto a donne e fanciulli, il mio apporto incisivo e incondizionato per la tutela di ogni diritto e libertà riconosciute e sancite dalla nostra carta costituzionale.
Il popolo non crede più alle promesse spesso non mantenute. Cosa ritieni che si possa fare per recuperare una diversa opinione nei cittadini?
Italexit è l’unico partito a cui credere, le promesse fatte e non mantenute sono quelle del passato, dell’attuale oppofinzione per spartirsi il potere.Noi non facciamo promesse, ci impegniamo, con patto d’onore, a non tradire la fiducia degli elettori, noi siamo quelli che non dimenticano, siamo quelli che urliamo il nostro no alla guerra, e da ricordare che Gianluigi Paragone Italexit è l”unico che non ha votato a favore dell’invio di armi e per le sanzioni da applicare alla Russia. Il popolo italiano non può accordare la fiducia a chi ci ha tolto la libertà, a chi ci ha discriminato sul lavoro a chi ci ha nascosto la verità.
Quali sono gli aspetti che ritiene più delicati e su quali punti ritiene che il suo partito debba concentrare maggiormente l’attenzione?
Italexit intende ridare dignità all’italiano attraverso l’abolizione di tutti i no di cui al programma, senza esclusione alcuna. I punti cardine del programma sono sicuramente il rilancio dell’economia, una commissione d’inchiesta su covid e vaccini, una politica tutta che mette al centro il cittadino, l’Italia e il suo riscatto come popolo e identità storica, culturale, gastronomica, strategica e con una propria identità monetaria.
Pensa che insieme al suo partito si possano costituire bagagli utili per affrontare le sfide del futuro politico?
Italexit c’è! Unico e radicale cambiamento rispetto ai salotti “di potere” intenti a spartirsi le poltrone.
