24 Aprile 2024, mercoledì
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Omaggio al Prof. Aldo Carotenuto

A cura di Salvatore Allocca

Sostare nel conflitto
“…e per trasformare la propria vita
bisogna fare un viaggio,
un viaggio straordinario e
affascinate, allo stesso tempo.
Bisogna seguire la mappa
della propria Anima! “

La conoscenza di sé, piena e profonda, nasce sempre dall’autoconsapevolezza interiore.
La metafora del viaggio è lo strumento che sicuramente rappresenta meglio la ricerca della propria dimensione interiore. E un viaggio al quale nessuno può rinunciare.
Quando si è in cammino, i problemi, i conflitti, sono le “pietre” sulle quali inciampiamo più spesso. Nel viaggio si attraversano luoghi mutevoli nei quali è molto facile perdersi, ma esiste uno strumento molto utile per orientarsi: la mappa della propria anima.
Il viaggio è sempre un cammino personale perché ci mette in contatto con le parti più remote di noi, le parti più nascoste e oscure.
Quando sentiamo una voce che viene dalla nostra anima, è assolutamente necessario, per “pensarci diversi”, ascoltarla ed evitare di “lasciarsi vivere” soffocando i propri bisogni emotivi.
Spesso, la nostra vita può essere rappresentata come il trovarsi su una barca, senza cocchiere e in mezzo a una grande tempesta! Infatti, ogni forte crisi psicologica, in cui perdiamo la rotta, ci spinge a sentire un forte disagio nel quale si perde il proprio punto di riferimento. Questa fase è il momento della metamorfosi interiore.
È il momento tanto atteso e desiderato ma spesso non riconosciuto perché il forte dolore annebbia la propria capacità di discernimento e si cade in preda alla paura delle proprie sensazioni fisiche.
Ma bisogna sempre ricordare che ogni metamorfosi interiore ci orienta verso la ricerca della nostra dimora psichica. La vera e sana dimora psichica la riconosciamo perché si presenta con tutta l’armonia, il benessere e l’equilibrio di cui è composta.
Il viaggio è un atto coraggioso che sospinto da una grande energia interiore, come un fiume, rompe gli argini e inizia a farci esplorare il nostro mondo inconscio nel quale si attraversano luoghi impervi e dove si lasciano le antiche certezze. E’ difficile a volte lasciare le vecchie abitudini che conservano sempre un forte potere attrattivo ma nessuno può iniziare un viaggio interiore rimanendo ancorato alle vecchie credenze! Quante volte non siamo noi a parlare ma un sistema di credenze che filtrano e trasformano la realtà. Ecco, molto spesso veniamo “parlati da dentro” dalle nostre stesse credenze! Le credenze, spesso, ci auto-convincono di verità che non corrispondono alla nostra vera natura. Il processo di metamorfosi interiore richiede di condensare tutte le proprie energie per sostare nel conflitto, significa diventare veramente consapevoli che esso è parte della nostra esistenza, è radicato dentro la nostra coscienza. Ed è per questo che Il richiamo del dolore è necessario affinché noi rivolgiamo tutta la nostra attenzione e il nostro sguardo più intimo verso l’interiorità. Il dolore è un improvviso risveglio dell’Anima che ci chiede di trasformare la nostra vita da ordinaria a straordinaria! Il dolore, il conflitto interiore, sono le più grandi energie che spingono al risveglio dal torpore psichico in cui si può vivere per anni. A volte avviene attraverso una voce molto fioca, quasi impercettibile che si fa molta fatica a seguire. Molto spesso, invece, circondati da miraggi e illusioni sentire questa voce è molto difficile. E allora, io vi invito ad “attraversate la vostra vita”; fatevi “traghettare” dalla vostra spinta interiore, dalla vostra volontà di cambiamento. Non abbiate paura neanche quando nei momenti di sconforto sentite di essere soli perché in quei momenti potete attingere dalle risorse del vostro inconscio, avete tutto quello che vi occorre per affrontare le vostre difficoltà.
Siate creativi, tirate l’ancora e iniziate il vostro personale cammino!!!

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