20 Aprile 2024, sabato
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Rottamazione non pagata: quali conseguenze?

Il mancato pagamento delle rate entro le scadenze previste dal piano di rottamazione comporta la decadenza dai benefici concessi. Bisogna, però, ricordare che esiste, per ciascuna rata, una tolleranza di legge, pari a 5 giorni. E con l’ulteriore proroga al primo giorno lavorativo successivo, in caso di scadenza del termine di pagamento della rata in un giorno festivo.

L’Agenzia Entrate Riscossione può recuperare coattivamente l’intero importo dovuto e non ancora versato: potranno essere disposti i pignoramenti sugli stipendi, pensioni, conti correnti e immobili del debitore inadempiente.

Inoltre, la legge impedisce che possano essere accordate nuove dilazioni in caso di mancato rispetto dei termini di pagamento delle rate della rottamazione e della conseguente decadenza. L’istanza di rateizzazione consente non solo di dilazionare i pagamenti residui, ma anche di bloccare le procedure esecutive, come i pignoramenti e i fermi amministrativi dei veicoli.

Il Decreto “Milleproroghe“, non ancora definitivo, prevede che le rate di rottamazione scadute nel 2020 possono essere pagate entro il 30 aprile 2022, quelle scadute nel 2021 entro il 31 luglio 2022 e quelle relative all’anno in corso entro il 30 novembre 2022.

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