20 Aprile 2024, sabato
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Corte Costituzionale , quali funzioni ?

La Costituzione stabilisce che la Corte Costituzionale si compone di quindici membri. Cinque sono nominati dal Presidente della Repubblica, cinque sono nominati dal Parlamento riunito in seduta comune (Senato e Camera insieme cioè) e cinque nominati dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrativa (tre sono nominati dalla Corte di Cassazione, uno dalla Corte dei Conti ed uno dal Consiglio di Stato).

Possono essere nominati giudici della Corte Costituzionale i magistrati, anche a riposo, appartenenti alle giurisdizioni superiori (Cassazione, Corte dei Conti, Consiglio di Stato) oppure i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni di esercizio. I giudici della Consulta restano in carica nove anni a partire dal giorno del giuramento e non possono essere nominati una seconda volta. La Corte Costituzionale sceglie infine il proprio Presidente fra i suoi membri.

La Costituzione stabilisce che la Corte Costituzionale giudica :

  • sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni.
  • sui conflitti tra i poteri dello Stato e sui conflitti tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni;
  • sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica per alto tradimento o attentato alla Costituzione ;
  • giudica sull’ammissibilità dei referendum.

La Corte Costituzionale stabilisce se una legge (o un decreto legge o un decreto legislativo) dello Stato o una legge regionale rispetta o no le  norme  della Costituzione.

La Corte Costituzionale non può avviare di sua iniziativa il procedimento per stabilire se una legge è incostituzionale o no. Infatti, solo le parti coinvolte in un processo possono chiedere al giudice di sottoporre una norma al giudizio della Corte Costituzionale (se il giudice di quel processo consentirà di sottoporre la norma al giudizio della Corte Costituzionale, quel processo sarà sospeso fino a che la Corte si sarà pronunciata).

La Corte, poi, dirime i contrasti che dovessero insorgere tra i poteri dello Stato (ad esempio, conflitti sulle competenze tra le Camere ed il Governo, oppure tra lo Stato e le Regioni).

Infine, la Corte è competente a giudicare (integrata da sedici giudici popolari) il Presidente della Repubblica per le accuse che il Parlamento gli abbia rivolto per altro tradimento o attentato alla Costituzione (cosiddetto impeachment) e a valutare se sono ammissibili o meno le richieste di sottoporre una legge a referendum popolare abrogativo.

Le sentenze pronunciate dalla Corte sono:

  • di accoglimento, se la Corte riconosce che la norma è incostituzionale;
  • oppure di rigetto, se la Corte ritiene che la norma non sia contraria alla Costituzione.

Le sentenze di accoglimento sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale, hanno valore nei confronti di tutti i cittadini e hanno come effetto che la norma dichiarata incostituzionale cessa di avere efficacia dal giorno successivo a quello della pubblicazione .

Le sentenze di rigetto, infine, non escludono che possano successivamente essere avviati nuovi procedimenti per far dichiarare l’incostituzionalità della stessa norma.

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