Il presidente Joe Biden ha ritirato la candidatura di Neera Tanden a capo dell’Ufficio del Budget americano: gliel’ha chiesto lei, non aveva i voti per la conferma al Senato. Si tratta della prima bocciatura dell’Amministrazione Biden, il primo colpo alla politica dell’unità e bipartisan cara al presidente, il primo scontro di potere dentro al governo e al Partito democratico stesso, tutti schierati con Neera, o contro. Ma c’è qualcosa di più, visto che la domanda che tutti fanno ora è: chi ha ucciso la candidatura della Tanden, i repubblicani o i sandersiani? Forse quando sarà nominato il sostituto si saprà la risposta, ma intanto colpisce il silenzio dell’ala più a sinistra del partito, delle donne di quest’ala, solitamente così rumorose, soprattutto quando a essere azzoppata è una donna competente, battagliera, nonché la prima-donna-di-colore a guidare l’Ufficio del Budget, che è quello che governa tutte le spese federali, e quindi è cruciale.
Neera Tanden è una politica statunitense, presidente del Center for American Progress, un’organizzazione di difesa liberale in cui ha lavorato in diverse funzioni sin dalla sua fondazione nel 2003.