28 Marzo 2024, giovedì
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Fiducia a Draghi: “Unità è un dovere”

Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è presentato davanti al Senato per il primo voto di fiducia in Parlamento e per la prima prova della larghissima maggioranza che si prepara a sostenerlo. Gli unici no sono quelli di Fratelli d’Italia. Nel suo discorso Draghi ha messo in chiaro le direttive d’azione del governo. Ha esordito citando le vittime del Covid, i ricoverati in terapia intensiva e “chi soffre” per le “gravissime” conseguenze economiche della crisi sanitaria. Per questo, centrale sarà da un lato la lotta al coronavirus, dall’altro le misure per arrivare a una piena ripresa del Paese. Sulla scuola ha chiesto di adattare il calendario scolastico alla pandemia, trovando soluzioni per recuperare le ore perse soprattutto al Sud. Quindi ha parlato di rafforzamento della campagna di vaccinazione, coinvolgendo anche la protezione civile” e facendole in “tutte le strutture disponibili, pubbliche e private“. Poi ha parlato di riforma del fiscogiustizia e parità di genere.

L’ambiente, punto centrale dell’accordo con i partiti, è tornato più volte nel discorso di Draghi. “Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta”, ha detto. “Il riscaldamento del pianeta ha effetti diretti sulle nostre vite e sulla nostra salute”, ha detto. E ha pure citato le parole di Papa Francesco sugli “uomini che hanno rovinato l’opera del signore”. E’ stato nella replica però, che ha dato il segnale più forte ai 5 stelle. Ha confermato infatti “l’impegno del governo” per inserire i “concetti” di ambiente e sviluppo sostenibile sui cui sta lavorando il Senato con un progetto di legge. Una proposta molto cara al Movimento 5 stelle, primo sostenitore della legge in Parlamento, e allo stesso Beppe Grillo. “Lo sviluppo sostenibile è alla base della giustizia tra generazioni”, ha detto Draghi.

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