A cura dell’Avv. Sabina Vuolo
Josep Borrell, capo della diplomazia UE nonché vicepresidente della Commissione Europea, di sua sponte fine settimana scorsa è andato a Mosca scatennando feroci critiche da parte degli eurodeputati perché ritenuta una iniziativa inosservante dei crimini commessi dal regime di Putin contro i suoi oppositori politici e non in linea con una politica estera basata sui valori europei. Borrell in un post sul suo blog personale, ha chiarito che solo alla fine della riunione è venuto a conoscenza dell’espulsione di tre diplomatici europei per avere gli stessi partecipato ad una manifestazione contro l’arresto di Navalny. Inoltre a Borrell viene, altresì, contestato di non aver menzionato la guerra in corso della Russia nell’Ucraina orientale e di aver sostenuto il vaccino russo anti-coronavirus Sputnik V, anche se non approvato dall’EMA.
Pertanto, l’errata scelta di andare a Mosca unita all’incapacità di difendere gli interessi e i valori dell’UE hanno spinto almeno 70 eurodeputati a chiedere le dimissioni dell’alto rappresentante UE per la politica estera per aver causato danni alla reputazione dell’UE e alla dignità della carica ricoperta. Di qui la richiesta alla Presidente Von Der Leyen di intervenire qualora Borrel non si dimettesse di propria iniziativa. Un portavoce della Von Der Leyen, ha fatto sapere Borrel gode del pieno supporto della presidente.