26 Aprile 2024, venerdì
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Governo Draghi verso la definizione tra nuovi volti e conferme

Il nuovo governo inizia a prendere forma e si diffonde l’ipotesi che Draghi voglia una squadra equilibrata anche dal punto di vista della presenza femminile. Apparentemente meno problematica, la questione parità di genere, per gli altri partiti coinvolti. In Fi, infatti, occhi puntati -oltre che su Antonio Tajani- sulle due capigruppo Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, mentre la Lega vanta la carta Giulia Bongiorno da giocare, sempre in coda al super favoritissimo Giancarlo Giorgetti, mentre Iv non fa mistero di volere Teresa Bellanova in squadra. Per i partiti minori l’ex ministra Emma Bonino potrebbe essere la scelta ideale, mentre per Leu il nome sembra essere uno solo: il ministro uscente Roberto Speranza.

Sul fronte dei tecnici, spuntano anche nuovi nomi. Come quello di Livio de Santoli, prorettore della Sapienza esperto di sostenibilità, al ministero della Transizione ecologica, dove continua però ad essere in pole l’ex ministro Enrico Giovannini, che godrebbe di un sostegno trasversale. Sui ministeri economici la convinzione diffusa è che Draghi metta suoi uomini. O donne, visto il peso che le quote rosa potrebbero assumere nel suo gabinetto, con l’economista Lucrezia Reichlin tra i nomi più gettonati. Oltre al suo, continuano a circolare quelli di Daniele Franco (super favorito) e Luigi Federico Signorini (Bankitalia), Ignazio Angeloni (Vigilanza Bce), Dario Scannapieco (Bei) e Ernesto Maria Ruffini (Agenzia delle Entrate).

Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, è il nome che rimbalza di più per il ministero degli Esteri, anche se in molti credono che alla fine Di Maio la spunti, restando al suo posto. Altro big grillino che potrebbe entrare in squadra è Riccardo Fraccaro, ma con una deminutio: ovvero spostarsi da Palazzo Chigi al ministero dello Sport, ma pur sempre con una casella salda nel governo. Ci sono poi i nomi di Marta Cartabia, in pole per la Giustizia, e Luciana Lamorgese confermata all’Interno, mentre l’ex Guardasigilli Paola Severino difficilmente entrerà in squadra per l’avversione, evidente, di Forza Italia. Se alla Difesa dovesse arrivare un tecnico, con Guerini che potrebbe spostarsi assumendo la ‘pesante’ delega all’Intelligence, potrebbe farsi spazio il Generale Claudio Graziano, ex capo di stato maggiore della Difesa. Alla sanità, se Speranza non dovesse essere confermato, circola il nome di Rocco Bellantone, direttore del governo clinico del Gemelli e preside della Facoltà di Medicina della Cattolica di Roma.

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