20 Aprile 2024, sabato
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Morte Roberta Siragusa tra indizi e misteri: sfregiata prima dell’omicidio

Proseguono senza sosta a Caccamo (Palermo) le indagini sulla morte di Roberta Siragusa, la 17enne trovata senza vita e semi carbonizzata in un burrone. Per il delitto è stato arrestato il fidanzato Pietro Morreale, di 19 anni, che però non ha confessato. Tra gli aspetti ancora da chiarire, due in particolare hanno richiamato l’attenzione del gip di Termini Imerese Angela Lo Piparo: la stanza di Pietro in perfetto ordine e il cranio rasato della vittima.

Stanza in perfetto ordine: l’indizio- “Nessun oggetto fuori posto, il letto rifatto, non c’erano abiti o altro – scrive il gip – la scrivania sembrava non essere mai stata utilizzata”. Secondo il giudice si tratta del “rappresentazione plastica della precisa volontà di inquinamento delle prove. Tutto quell’ordine contrasta con lo stato di turbamento emotivo e l’inevitabile trambusto della rivelazione ai genitori financo di quella verità che essi hanno detto essergli stata rivelata dal figlio: ‘Non l’ho uccisa io, si è data fuoco’”.

Il mistero del cranio rasato– “Le immagini di ciò che è rimasto di lei lasciano sgomenti – si legge nell’ordinanza -. Il corpo nella parte inferiore è pressoché integro, ma devastato in quella superiore. Il cranio appare rasato. Dovrà essere accertato se tale circostanza è dovuta ad un fenomeno di combustione o ad un’orribile manifestazione di disprezzo e svilimento della identità femminile”. Potrebbe dunque trattarsi di un ultimo drammatico sfregio a Roberta.

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