24 Aprile 2024, mercoledì
HomeItaliaCronacaEnnesimo suicidio di un minore, è boom in Italia

Ennesimo suicidio di un minore, è boom in Italia

Bimbo di 9 anni morto a Bari”… …Non ci sono parole dinanzi ad un immane dolore, ma solo un rispettoso silenzio… … La cronaca degli ultimi giorni ma, anche, degli ultimi anni ci racconta numerose storie di adolescenti che pongono fine alla propria vita. Alcuni di essi, poi, pongono fine alla vita in diretta attraverso i social network, e i relativi video registrano milioni di visualizzazioni. Secondo l’Oms il suicidio e la morte accidentale da autolesionismo costituiscono la seconda causa di mortalità degli adolescenti.

Eh già l’adolescenza! Quella fase della vita molto particolare segnata da conflitti, insicurezza e un forte bisogno di autonomia. E’ quella fase della vita in cui si scopre se stessi e la propria personalità, fase in cui sono fondamentali i giudizi del mondo esterno alla famiglia, caratterizzata da una ricerca della propria identità e sessualità. Ma soprattutto l’adolescente mette alla prova i propri limiti sia a livello emotivo, sia a livello fisico fino a sottoporsi a prove estreme.

Alla luce dell’ultima notizia di cronaca di un ennesimo suicidio adolescenziale viene spontaneo chiedersi perché in alcuni adolescenti nasce questo senso di barattare la propria vita con la morte?

Forse perché i ragazzi di oggi, fragili, hanno bisogno di mettersi alla prova creandosi un identità che non appartiene al mondo reale ma a quello dei social, perché in quel mondo artificiale non esiste il confronto vero su tematiche profonde. Il confronto online ha generato una scarsa apertura mentale, infatti si contattano e scrivono solo tra simili evitando visioni ed interpretazioni della vita differenti dalla loro. E questo non sapersi confrontare li porta poi a nascondersi dietro uno schermo ricercando l’attenzione attraverso simulazioni del suicidio.

Eppure questi ragazzi “autoisolati” si pongono agli occhi della famiglia in uno stato di tranquillità e serenità tale da non far percepire l’eventuale malessere ai genitori e quindi non creare ansie in questi ultimi.     

Ma è proprio l’assenza di motivazioni apparenti o di futilità una sconfitta per tutti e per tutta la Società. Ancora una volta, siamo noi adulti ad essere latitanti sui temi della vita e della morte, dei valori, delle priorità. Siamo noi che dobbiamo ritrovare il dialogo con i nostri ragazzi che sono l’unica speranza del pianeta e a cui stiamo consegnando un paese devastato, purtroppo, dal puto di vista morale ed economico.

 Avv. Sabina Vuolo

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti