24 Aprile 2024, mercoledì
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Quale regole in condominio Per il coronavirus ?

Quale regole in condominio Per il coronavirus ?
nuove regole in condominio, con un uso diverso degli spazi comuni, l’obbligo di sanificare gli impianti, il modo in cui si deve svolgere l’assemblea, la messa in sicurezza di uno stabile in cui abita una persona risultata positiva ai test. Con l’inevitabile conseguenza di dover sostenere, in alcuni casi, dei costi maggiori.
Queste regole, riassunte  restano valide anche durante la fase 3 dell’emergenza, quella che attualmente viviamo. Almeno finché qualcuno non ci dirà che si potrà tornare definitivamente alla normalità. Il che non sembra molto probabile a breve termine.

Se un condomino risulta positivo al coronavirus, non è obbligato a comunicarlo all’amministratore o ai vicini di casa. Se, invece, decidesse di parlarne con l’amministratore, quest’ultimo, nel rispetto della privacy, dovrebbe procedere con un intervento di sanificazione. Altri comportamenti di tipo arbitrario, assunti da parte dell’amministratore, potrebbero causare solo episodi di panico.

Il Governo ha chiarito all’inizio di giugno che, al giorno d’oggi, le assemblee condominiali, a determinate condizioni, possono svolgersi in presenza fisica dei soggetti convocati, salva «la possibilità di svolgimento delle medesime assemblee da remoto». Significa che prima di convocare un’assemblea a cui partecipino fisicamente i condòmini, occorre sanificare l’ambiente e vietare l’ingresso a coloro che risultano positivi al virus, sono in attesa dell’esito del tampone o sono tenuti a sottoporsi al test. Inoltre, bisogna:

  • evitare assembramenti;
  • indossare la mascherina;
  • mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro;
  • ridurre al minimo lo scambio di oggetti e documenti, da maneggiare coi guanti.

Infine, è da valutare se lo spazio in cui si svolge l’assemblea è sufficiente per garantire le misure di sicurezza. In caso contrario, è possibile limitare la partecipazione di comproprietari o delegati a uno solo, essendo, comunque, valido il voto.

L’amministratore non può vietare l’utilizzo di parti comuni, che rimangono a tutti gli effetti luoghi privati e comuni ai condòmini, nel rispetto delle norme di contenimento introdotte nelle ultime settimane. Ciò vale, ovviamente, per quelle parti che sono legittimamente fruibili. L’amministratore non ha compiti di polizia e del rispetto delle normative rispondono i singoli condòmini. Ma è opportuno che l’amministratore garantisca la necessaria informazione sulle misure di distanziamento e igiene che devono essere rispettate anche nelle parti comuni e che abbia disposto misure straordinarie e periodiche di sanificazione. Nel caso le parti comuni abbiano una superficie ridotta e non sia possibile la fruizione contemporanea di tutti i condòmini senza violare le norme di distanziamento, si potrebbe prevedere una fruizione a turni.
Secondo il Codice civile, «l’amministratore non può ordinare lavori di manutenzione straordinaria, salvo che rivestano carattere di urgenza». La salute dei condòmini è un valido motivo per intervenire con operazioni straordinarie finalizzate alla sanificazione delle parti comuni, per evitare il contagio da coronavirus. In tal caso, l’amministratore è tenuto ad avvisare i condòmini circa data e ora dell’intervento.

L’intervento va organizzato e svolto nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza previste dalla legge.Non è stata emanata alcuna disposizione che autorizzi la sospensione delle spese condominiali. L’amministratore ha dunque l’obbligo di pretendere il pagamento delle spese, a meno che non siano state prese decisioni diverse dall’assemblea. È, quindi, importante che ogni condomino provveda al pagamento degli oneri.

Non può essere vietato l’uso degli ascensori. L’amministratore può imporre delle norme specifiche, come occupare uno (o al massimo due) alla volta la cabina, indossando guanti monouso e mascherine, così da poter toccare pulsante, maniglia e bottoniera in sicurezza.

A ogni modo, occorre comunque una pulizia accurata della cabina dell’ascensore, seguita da disinfezione delle superfici.

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