24 Aprile 2024, mercoledì
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Matteo Salvini si candida a correre da solo: “dico basta ad un governo a colpi di “NO”

All’imperativo preannunciarsi della crisi di governo, il vicepremier Matteo Salvini compie un importante passo in avanti per sgomberare ombre e malumori che negli ultimi giorni stanno minando all’equilibrio della politica italiana, pronto a candidarsi e questa volta a correre da solo, alla conquista della carica di Presidente del Consiglio: senza la spalla del vicepremier Luigi di Maio e non all’ombra dell’attuale Giuseppe Conte, unico e solo alla guida dell’Italia e degli italiani.

Salvini chiede senza indugi che si vada a elezioni anticipate, mettendo di fatto fine a questo governo, e forse alla legislatura, dopo settimane di litigi e contrasti tra la Lega e il Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte ha ribadito che la crisi sia portata in Parlamento, la sede appropriata per sfiduciare il governo, e ha promesso la massima trasparenza nei processi politici e istituzionali delle prossime settimane per gestire la crisi vera e propria. Il M5S ha detto di essere pronto alle elezioni, così come hanno fatto i principali partiti di opposizione. Formalizzata la sfiducia al governo in Parlamento, spetterà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stabilire tempi e modalità per l’eventuale formazione di un nuovo governo o per sciogliere le camere e procedere con nuove elezioni.

La Lega, forte del risultato delle Europee, vuole portare a casa il decreto sicurezza bis e la Tav. Sui migranti M5s ingoia, pronunciando il suo sì alla stretta sui salvataggi in mare che crea anche una profonda ferita nei rapporti con la Chiesa italiana. Sulla Tav i 5 Stelle tengono il punto ma restano isolati. Ma non basta, la Lega vuole di più.

«Inutile andare avanti a colpi di No», sentenzia Salvini ,sottolineando che per la Lega non ci sono alternative, «ci sono solo le elezioni». «Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav e dai ripetuti insulti a me e alla Lega da parte degli “alleati”».

a cura di Maria Parente

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