25 Aprile 2024, giovedì
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Successo per l’Accademia Tiberina e la consorella Unione della Legion d’Oro

Lo scorso 27 aprile  l’Associazione Accademia Tiberina già Pontificia  ha posto le fondamenta per una nuova rinascita culturale, umanistica e spirituale promuovendo la FONDAZIONE ACCADEMIA TIBERINA e celebrando l’apertura del suo  206° Anno Accademico.

“E’ stata una giornata  di fondamentale importanza per tutti gli Accademici chiamati ad acclarare questo evento che pone un  deciso svolta al nostro sodalizio accademico” – ha dichiarato il Presidente Franco Antonio Pinardi.

Il Presidente con il Consiglio Accademico hanno deciso di intraprendere la strada della Fondazione per tutelare e dare maggior continuità all’importante patrimonio storico e artistico dell’Accademia. 

Un ricco programma ha atteso i partecipanti per tutta la giornata, che si e’ aperta nello scenario dell’Accademia della Storia dell’Arte Sanitaria a Via Lungotevere in Sassia, vicino San Pietro nell’Urbe.  Una prima parte  della mattinata ha trattato  “La creazione nel mondo fisico – Gerusalemme” , mentre la restante parte della mattinata si e’ occupata di trattare  “L’evoluzione del libero pensiero tra etica- bioetica e genetica – Atene”. A parlare eminenti Professori di importanza internazionale. Non e’ mancato tra gli intervenuti nemmeno un volto televisivo come lo psichiatra e criminologo  Prof.  Alessandro Melluzzi, nella lista dei prestigiosi Accademici nominati in giornata.

Intenso l’ ordine del giorno, che ha avuto  come momento culturale significativo l’incontro con il noto sceneggiatore, regista e scrittore romano Marco Tullio Barboni: un momento (coordinato da Lisa Bernardini Presidente dell’Occhio dell’Arte)  che ha visto anche la  proiezione del cortometraggio” Il grande forse” diretto dallo stesso Barboni ed interpretato da Philippe Leroy e Roberto Andreucci, con la Fotografia di Maurizio Calvesi e le Musiche di Franco Micalizzi.

Marco Tullio Barboni appartiene ad una illustre famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore. Lo zio Leonida è stato un magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani; il padre Enzo, prima operatore alla macchina poi direttore della fotografia ed infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher, ha legato gran parte della sua fama a film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone dei fagioli western.

Nelle intenzioni della giornata, la presenza del Barboni ha costituito un ampliamento dello spettro di interesse dell’Accademia  con un nuovo segmento artistico e culturale, dove cinema e letteratura si sono incontrate e hanno dato vita ad un dialogo meraviglioso e magico, come descritto nel libro oggetto dell’incontro dal titolo “A spasso con il mago. Merlino e io”, edito dalla Viola Editrice e  che ha ricevuto  svariati riconoscimenti tra cui il Premio  Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica.
A questo  libro  Marco Tullio Barboni tiene moltissimo perché prosegue idealmente dal punto di vista letterario – in qualche modo – la storia cinematografica  del corto   “Il Grande Forse”,   dove il protagonista animale della pellicola è il medesimo del libro “A spasso con il mago”: l’amato cane Merlino oggi scomparso.
Si  e’ poi entrati nel vivo dell’apertura del  206°Anno dell’Accademia Tiberina con conferimento, ai numerosi e prestigiosi neo Accademici, degli attestati, delle pergamene e dei segni distintivi secondo le classi assegnate dal Consiglio Accademico. Premiate svariate eccellenze italiane ed internazionali.
La giornata si e’ conclusa all’Hotel Quirinale in via Nazionale: prima  un aperitivo di benvenuto e poi una vera e propria cena di gala presso il salone delle cerimonie.
Seguono foto di Melania Stricchiolo
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