16 Aprile 2024, martedì
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Quali incentivi per l’innovazione delle imprese ?

Quali incentivi per l’innovazione delle imprese ?

Risponde il Prof.Giuseppe Catapano

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Mix di incentivi per la trasformazione digitale dei processi produttivi; Sabatini estesa e potenziata per la capitalizzazione; contributi a sostegno dell’economia circolare: sono alcuni dei principali strumenti di agevolazione alle imprese che il decreto per la crescita, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, mette in campo. Il provvedimento prevede il rafforzamento e la semplificazione degli incentivi per le nuove imprese, il rilancio del super-ammortamento e varie novità sul fondo di garanzia. Arrivano anche novità di semplificazione del Patent Box, mentre la possibile proroga del credito d’imposta per ricerca & sviluppo al 2023, prevista nelle prime bozze di decreto, viene stralciata dal provvedimento. La sua definizione viene quindi rimandata per un eventuale prolungamento della durata del bonus, attualmente in scadenza al 2020.

Mix di incentivi per la trasformazione digitale. Una delle novità più interessanti è rappresentata agevolazioni finanziarie nella misura massima del 50 per cento dei costi ammissibili per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle imprese, di micro, piccola e media dimensione. Le piccole e medie imprese esistenti, con almeno due bilanci depositati alle spalle e con un fatturato di almeno 500 mila euro, potranno sostenere gli investimenti per l’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel piano Impresa 4.0. Saranno finanziati programmi di spesa almeno pari a 200 mila euro, grazie ad uno stanziamento di 20 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto e di 80 milioni di euro a valere sulle disponibilità del Fondo per la crescita sostenibile per la concessione di finanziamenti agevolati. Le modalità di accesso saranno stabilite con decreto del ministero dello sviluppo economico.

Riparte il super-ammortamento. Il super-ammortamento del 130% ritrova una finestra di operatività dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2019. L’agevolazione sarà prolungata al 30 giugno 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. Il nuovo super-ammortamento sarà riservato a investimenti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto, fino a 2,5 milioni di euro.Immagine correlata

Un patent box più snello. Il dl Crescita permetterà alle imprese di accedere al patent box mediante la determinazione diretta del beneficio, rimandando il relativo confronto alla successiva fase di controllo. Anche tutti coloro che non hanno ancora concluso l’accordo con l’Agenzia delle Entrate potranno virare su questo nuovo metodo di accesso semplificato.

Le novità sul fondo di garanzia. Una nuova sezione del fondo nazionale di garanzia amplierà la platea di soggetti beneficiari a tutte le imprese fino a 499 dipendenti, anche se non classificabili come piccole e medie imprese. La nuova sezione potrà contare su di uno stanziamento di 150 milioni di euro e un importo massimo garantito raddoppiato a 5 milioni di euro. Inoltre, finiranno le limitazioni di accesso imposte dalle regioni, pertanto entro sei mesi l’accesso al fondo di garanzia sarà reso uguale su tutto il territorio nazionale.

Sabatini estesa. La nuova Sabatini sarà accessibile da ciascuna impresa fino a 4 milioni di euro di finanziamento, anziché fino a 2 milioni di euro. Inoltre, i finanziamenti fino a 100 mila euro potranno beneficiare dell’erogazione in un’unica soluzione. Alla maggiorazione per i beni 4.0, sarà affiancata una nuova maggiorazione fino al 5% che sarà riservata alle imprese impegnate in processi di capitalizzazione, che intendono realizzare un programma di investimento.

Progetti di ricerca per l’economia circolare. Il decreto legge Crescita introduce nuove agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare. Le imprese e i centri di ricerca ubicati sul territorio nazionale potranno finanziare programmi di R&S di importo compreso tra 500 mila e 2 milioni di euro, grazie ad un contributo a fondo perduto del 20% e ad un finanziamento agevolato del 50%; il programma dovrà prevedere anche un finanziamento bancario a tasso di mercato per almeno il 10% delle spese ammissibili. I fondi a disposizione ammontano a 140 milioni di euro e le modalità di accesso saranno stabilite con decreto del Ministero dello sviluppo economico.

Riforma degli incentivi alle nuove imprese. Arriva la riforma degli incentivi nazionali per le nuove imprese. Alla misura «nuove imprese a tasso zero» saranno ammesse alla presentazione della domanda, imprese che siano costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione, modificando il limite di 12 mesi della vigente disposizione. Le imprese esistenti da oltre 36 mesi potranno beneficiare di agevolazioni più ampie. Viene inoltre anticipata una semplificazione e accelerazione delle procedure di accesso, concessione e erogazione delle agevolazioni relative allo strumento «smart&start» per le start-up innovative e della legge 181/89 per le aree di crisi. Sempre a favore delle start-up innovative, viene istituito il Voucher 3I «investire in innovazione», con lo scopo di supportare la valorizzazione del processo di innovazione nel periodo 2019-2021, che dovrebbe attestarsi su 15 mila euro di importo massimo. Saranno anche stabilizzati i bandi brevetti+, marchi+ e disegni+.

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