29 Marzo 2024, venerdì
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Dai voucher ai contratti a termine: cosa cambia con il decreto dignità

In arrivo norme per salvare i precari della scuola e rafforzare i centri per l’impiego e marcia indietro sulle sigarette elettroniche.Sono alcune delle modifiche al dl Dignità su cui la maggioranza avrebbe già trovato un’intesa. Da lunedì le commissioni Finanze e Lavoro della Camera passeranno al vaglio i circa 900 emendamenti depositati ma l’attenzione si concentrerà su un pacchetto di qualche decina di proposte concordate tra M5s e Lega, a partire da un regime transitorio per i contratti a termine nel quale, salva la durata massima di 24 mesi e il numero totale di proroghe ammissibili (quattro), le imprese possano rinnovare oltre i 12 mesi senza la necessaria indicazione della causale.Risultati immagini per luigi di maio

Intesa raggiunta anche sulla proroga di due anni del bonus per le assunzioni under 35 e sui voucher estesi ad agricoltura, turismo ed enti locali.Saranno tracciabili, digitali ma anche cartacei, limitati a studenti, pensionati e disoccupati e secondo i tetti annui esistenti. “Abbiamo pronto un emendamento sui voucher e credo che nascerà un decreto Dignita’ 2.0”, ha annunciato il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, parlando a Catania. “Il primo – ha detto – è relativo agli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, soprattutto nel sud Italia. Questo vuol dire che all’interno del decreto Dignità non ci sarà solo una stretta per i contratti a tempo determinato, ma ci saranno incentivi per l’assunzione dei giovani”. La norma sui voucher, ha spiegato il ministro, “per come l’abbiamo scritta non punta ad alcuno sfruttamento ma devono essere utilizzati solo in determinati periodo in cui c’è bisogno di un numero di persone più alto. È impensabile che una volta si pagavano con i voucher gli ingegneri, gli avvocati e persino i giornalisti”.

M5s e Lega convergono anche nella richiesta di rafforzare l’operatività dei centri per l’impiego destinando quota delle assunzioni che le Regioni potranno fare nel triennio 2019-2021. Sarà necessario un accordo fra Stato e Regioni in quanto la funzione è di competenza regionale.La Lega chiede poi di escludere il periodo di intervallo, il cosiddetto ‘stop&go’ nel contratto di lavoro a tempo determinato a scopo di somministrazione. Si allenta la stretta sulle delocalizzazioni (le aziende decadono dagli incentivi incassati prima di espatriare solo se il taglio dei posti supera il 50%, non il 10), tra i punti contestati da Confindustria, e si propone di destinare le somme derivanti dalle sanzioni applicate alle imprese per finanziare contratti di sviluppo ai fini della riconversione del sito produttivo in disuso a causa della delocalizzazione dell’attività economica eventualmente anche sostenendo l’acquisizione da parte degli ex dipendenti.La Lega punta inoltre a rendere più libero Il mercato delle sigarette elettroniche dopo la stretta introdotta con il decreto fiscale lo scorso anno. Sarà nuovamente consentita la vendita online di liquidi con o senza nicotina. Niente più imposta di consumo e verrà dimezzata l’accisa per i tabacchi da inalazione senza combustione (dal 50 al 25%). Il voto sugli emendamenti nelle commissioni prenderà il via martedì e giovedì il provvedimento e’ atteso in Aula. Il via libera di Montecitorio dovrebbe arrivare entro il weekend.

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