18 Aprile 2024, giovedì
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"Il supporto per le ricerche pro AISA rappresenta una nostra priorità"

Anche quest’anno l‘AUGE,nella persona del Prof. Cesare Cilvini insieme con il Prof. Daniele Orefice,ha preso parte al convegno medico scientifico di aggiornamento sul tema atassie. A seguire l’intervento del Prof. Cesare Cilvini(Tesoriere AUGE)a testimonianza del supporto dell’AUGE.

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L’intervento di questa mattina al convegno AISA “Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche guidata e diretta operativamente da Paolo Zengara”, mi riporta alle mie personali origini scientifiche universitarie nella Federico II di Napoli e con precisione negli edifici del II policlinico “dipartimento di Neurologia”, dove oggi l’Accademia AUGE è stata ospitata e con grande onore e piacere dall’AISA per il tema “atassia” , una malattia genetica rara fortemente debilitante e degenerante per le persone che ne sono affette creandogli incredibili disagi. Il Convegno si è concentrato sugli aspetti altamente tecnico scientifici della materia e dalla presentazione degli studi e dei successi ottenuti nel campo dalla equipe di professionisti coordinati dal Professore Alessandro Filla (direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche dell’Università Federico II) , dove è stata rappresentata ed esposta con grande interesse del pubblico presente l’innovazione dell’Italia e della Campania in questo caso nel mondo della ricerca. Assieme al Prof. Daniele Orefice anche lui presente al convegno in rappresentanza, abbiamo confermato l’interesse nostro e di tutto l’organico dell’accademia AUGE per apportare il massimo supporto per i malati e per le famiglie interessate da questo debilitante fenomeno soprattutto sotto l’aspetto psicologico: L’Atassia di Friedreich (FRDA) è una malattia ereditaria caratterizzata da progressiva disabilità neurologica e cardiopatia. Le conseguenze si manifestano con la mancanza di coordinazione fra tronco e braccia, tronco e capo, ecc. Vi sono inoltre dei disturbi associati, quali incoordinazione dei movimenti dell’occhio, incontinenza, difficoltà di deglutizione e movimenti involontari di arti, capo e tronco. Pur essendo una malattia rara (2 pazienti ogni 100.000 abitanti), è la più frequente forma di atassia ereditaria. Attualmente non esiste alcuna terapia in grado di arrestare o anche solo rallentarne la progressione. A tutto ciò ne consegue una debilitazione morale ed anche spesso economica della famiglia stessa del malato. A questo punto sosterrei che il nostro compito è proprio quello contribuire con aiuti all’ assistenza del malato aumentando l’impatto sociale della ricerca scientifica, e impegnandoci personalmente nel campo del sociale dimostrando una vicinanza emotiva ed attuativa nei confronti dei familiari: dove si può si deve agire. Gli scienziati a braccetto con i vari enti di supporto sociale devono impegnarsi affinché questa malattia venga debellata in tutto e per tutto. Oggi,l’Accademia AUGE si espone  in primo piano grazie al suo organico che desidera in tutti i modi possibili conosciuti e non  vedersi parte attiva in questo aiuto sociale concedendo il massimo supporto anche alle associazioni di persone unite per il volontariato.”

a cura di Maria P

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