20 Aprile 2024, sabato
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Responsabilità civile, medici senza copertura

Resta nel pantano il regolamento sulla responsabilità civile e professionale dei medici. E con il concreto rischio di un ennesimo rinvio dietro l’angolo. Non solo, infatti, del provvedimento in questione si sono perse le tracce, ma secondo le indiscrezioni anche se fosse approvato nei termini previsti dalla legge, cioè il prossimo 14 agosto, sarebbe in ogni caso monco. Visto che a mancare sarebbe uno dei principi cardini per cui è stato pensato: un fondo rischi sanitari a cui potranno attingere tutti i medici che non sono in grado di trovare una copertura sostenibile sul mercato. L’obiettivo principale di questo regolamento, attuativo della legge Balduzzi (158/2012), era quello di disciplinare quei requisiti minimi cui dovranno ispirarsi i contratti assicurativi per garantire il rischio di esercizio dell’attività medica e sanitaria. Ma è soprattutto una la novità attorno alla quale ruota il regolamento: la creazione di un Fondo rischi sanitari, pensato per garantire idonee coperture assicurative per chi opera nelle cosiddette aree a rischio, non tanto per il numero di incidenti quanto per l’onerosità dei risarcimenti per singolo sinistro, (ginecologia, chirurgia, ortopedia e anestesia), più di altre sottoposte a premi elevatissimi da parte delle compagnie assicurative. La Balduzzi prevedeva che questo fondo fosse finanziato in parte dai professionisti che ne richiede l’intervento e in parte dalle imprese di assicurazione che esercitano il ramo della responsabilità civile sanitaria nella misura massima del 4% della raccolta premi della Rc sanità dell’anno precedente. E qui arrivano i primi nodi.

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