Gli interventi pubblici di interesse nazionale e le grandi opere finiscono sotto la lente di ingrandimento. Al fine di prevenire e contrastare l’infiltrazione di capitali illeciti è ora attivo Monitoraggio Finanziario, un progetto che segue l’obbligatorietà, sancita dal DL numero 90 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, di monitorare i conti correnti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nella realizzazione di infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi.
Il progetto di monitoraggio è stato sviluppo dal Consorzio CBI, in sinergia con ABI, e con la collaborazione del Ministero dell’Interno. In realtà, il progetto Monitoraggio Finanziario era nato nel 2009, su richiesta del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica, e fino al termine del periodo di sperimentazione ha permesso di monitorare i conti di 175 aziende per un totale di 6.500 operazioni e circa 1,2 milioni di euro.
In particolare il Monitoraggio Finanziario riguarda i conti correnti delle imprese impegnate nella realizzazione di opere come la linea C della metropolitana di Roma, la Variante di Cannitello e il Grande Progetto Pompei per la tutela e la valorizzazione dell’area archeologica cittadina. Da maggio, inoltre, il progetto è stato esteso anche ai lavori della metropolitana M4 di Milano.
«Il decreto – dichiara Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell’ABI e Presidente del Consorzio CBI – rende possibile garantire il monitoraggio completo di rilevanti investimenti pubblici. Il provvedimento, infatti, rende obbligatorio, per tutti i pagamenti connessi alla realizzazione di grandi opere, l’utilizzo di conti correnti dedicati e bonifici online conformi agli standard europei SEPA, che riportano un apposito codice in grado di identificare l’opera a cui il pagamento si riferisce. In pratica questo vuol dire disporre di tutte le informazioni utili sulle singole transazioni per poter immediatamente rilevare e segnalare alle Agenzie Investigative le eventuali anomalie nei flussi finanziari».