29 Marzo 2024, venerdì
HomeNewsL'inquilino testimonia per il fisco

L’inquilino testimonia per il fisco

Ai fini dell’accertamento del reddito da locazione sono rilevanti le dichiarazioni rese alla Guardia di finanza dagli inquilini. Questi dati, infatti, non trovano lo sbarramento del divieto della prova testimoniale tanto più se suffragati da altri elementi, quali l’ubicazione dell’immobile. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 16223 del 16 luglio, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate. Insomma, il giudice tributario deve tener conto delle dichiarazioni rese alle Fiamme gialle e le norme sul processo tributario non impongono alcun divieto in senso stretto. Sul punto il Collegio di legittimità motiva che nel processo tributario, le dichiarazioni del terzo, acquisite dalla Guardia di finanza e trasfuse nel processo verbale di constatazione, a sua volta recepito dall’avviso di accertamento, hanno valore indiziario. In altro termini, la limitazione vale soltanto per la diretta assunzione, da parte del giudice stesso, della narrazione dei fatti della controversia compiuta da un terzo, ovverosia per quella narrazione che, in quanto richiedente la formulazione di specifici capitoli e la prestazione di un giuramento da parte del terzo assunto quale teste, acquista un particolare valore probatorio. Le dichiarazioni, invece, dei terzi, raccolte da verificatori o finanzieri e inserite, anche per riassunto, nel processo verbale di constatazione, hanno natura di mere informazioni acquisite nell’ambito di indagini amministrative e sono, pertanto, pienamente utilizzabili quali elementi di convincimento.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti