19 Aprile 2024, venerdì
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Dl cultura, crowdfunding artistico

Sovvenzioni (anche online) da parte di comuni cittadini per sostenere beni artistici e fondazioni liriche del Belpaese: è il «crowdfunding» culturale, la raccolta di risorse dal basso, per la quale si godrà di un credito d’imposta del 65% per il primo anno. E agevolazioni fiscali riguarderanno sia i lavori di digitalizzazione, sia gli interventi di efficientamento energetico delle strutture alberghiere, rendendole maggiormente fruibili, eco-compatibili e al passo con il progresso tecnologico. Sono alcune delle novità introdotte durante il voto, ieri nell’aula di Montecitorio (285 sì, nessun no, 159 gli astenuti), del dl 83/2014 (Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo), che passa al vaglio dei senatori, che dovranno convertirlo in legge entro il 30 luglio, per scongiurarne la decadenza. Un emendamento del M5s (formazione che ha impresso numerose correzioni al testo, ottenendo parere favorevole della maggioranza e del governo), inoltre, inserisce nel novero delle cosiddette «start-up innovative» disciplinate dalla legge 27/2012 (con cui è stato convertito il decreto «Cresci Italia» dell’esecutivo di Mario Monti, ndr) le nuove imprese del settore dell’accoglienza dei visitatori, per le quali vengono stanziati 1,5 milioni di euro, a partire dal 2015, coperti dalla riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica; per fregiarsi di tale titolo e ottenere facilitazioni quali l’esenzione degli oneri per l’avvio dell’attività, o gli incentivi per l’assunzione di personale, o per investimenti, le realtà produttive devono avere, si legge, come finalità e oggetto sociale la promozione dell’«offerta turistica nazionale, attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali».

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