20 Aprile 2024, sabato
HomeItaliaEconomiaRientro dei capitali, più appeal

Rientro dei capitali, più appeal

Voluntary disclosure con più appeal. Si alleggerisce il costo dell’adesione grazie al fatto che l’Agenzia delle entrate potrà accertare fatti di evasione se commessi fino al 2009, e non invece fino al 2005 come previsto dalla prima versione della disciplina della voluntary (decreto legge 4 del 2014). Questo uno degli effetti degli emendamenti al ddl sul rientro dei capitali approvato dalla commissione finanze della Camera (si veda ItaliaOggi di ieri), che ora è al vaglio dell’aula, il quale tra l’altro introduce il reato di autoriciclaggio che consegna a un destino di sicura inutilizzabilità i fondi detenuti all’estero in violazione della normativa sul monitoraggio fiscale non oggetto della procedura di regolarizzazione.
Il comma 3-bis dell’art. 1 del ddl rende dunque non operativo il raddoppio dei termini di decadenza dell’azione accertatrice per gli attivi detenuti in paesi black list. Si tratta invero di una tematica sulla quale il dibattito, già all’indomani dell’emanazione del decreto legge n. 4, poi non convertito, si era acceso. La procedura di collaborazione volontaria era e rimane una procedura confessoria che si basa sulla messa a disposizione da parte del contribuente di tutti gli elementi informativi e documentali che si riferiscono alla precostituzione della provvista estera non dichiarata e alla sua evoluzione. I termini di decadenza dell’azione accertatrice sono raddoppiati, a legislazione vigente, in due casi: a) per le violazioni  che  comportano l’obbligo  di  denuncia  ai  sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale per uno dei reati tributari previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 e b) nel caso di accertamento basato sulla «presunzione» secondo cui le attività finanziarie e patrimoniali estere detenute negli stati  o  territori  a  regime fiscale privilegiato in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale, si presumono costituite, salva la prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione. La ratio del raddoppio dei termini in entrambi i casi risiede nell’esigenza di dare all’amministrazione maggior tempo per accertare fatti particolarmente complessi.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti