26 Aprile 2024, venerdì
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Berlusconi-Renzi, il patto regge. Lunedì l’incontro Pd.M5s

Il patto tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sulle riforme, siglato il 18 gennaio scorso nella sede del Pd a Largo del Nazareno, “è confermato”. Lo ha riferito il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini al termine dell’incontro tra il leader di Fi e il premier a Palazzo Chigi. “L’accordo regge” e sull’elezione indiretta del nuovo Senato  “oggi c’è stata la conferma dell’impianto già presentato”.  “Con l’Italicum vogliamo procedere rapidamente dopo il varo della riforma del Senato, gia’ prima dell’estate”.  Cioé il Senato avvierà la seconda lettura della riforma elettorale, il cosiddetto Italicum, già approvato alla Camera, prima della pausa estiva. E’ questo il timing che Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd, conferma dopo l’incontro a palazzo Chigi. “Vogliamo procedere rapidamente con l’Italicum – ha spiegato Guerini – subito dopo l’approvazione delle riforme costituzionali in prima lettura al Senato. Vogliamo avviare l’esame della legge elettorale prima della pausa estiva”. Su questo, ha riferito Guerini, Berlusconi è d’accordo. Quanto alla possibilità di inserire nel nuovo sistema elettorale il voto di preferenza, il vicesegretario del Pd ha detto: “E’ un tema aperto su cui discuteremo con tutti”. Guerini assicura che durante il colloquio non si è entrati nel merito, ad esempio sul tema delle preferenze, ma si limita a confermare che nelle linee fondamentali “l’impianto del Nazareno regge su tutto”.
Il patto siglato al Nazareno e rinnovato a palazzo Chigi mesi fa viene ribadito anche da Silvio Berlusconi che, riferiscono fonti azzurre, ha offerto garanzie al premier Matteo Renzi sulla compattezza del voto favorevole del suo partito. Quanto alla legge elettorale, però, Berlusconi ha posto sul tavolo la questione dei tempi: va approvata rapidamente, subito dopo le riforme, e non va modificato l’impianto dell’Italicum, sia sul fronte delle soglie di sbarramento che, soprattutto, su quello delle preferenze, punto questo su cui rimane la contrarietà dell’ex premier. Le stesse fonti riferiscono che Berlusconi, durante l’incontro a palazzo Chigi, avrebbe ricevuto garanzie da Renzi e dai vertici del Pd sui tempi di approvazione dell’Italicum e sul testo della riforma, che non verrà stravolto.  Inoltre, viene riferito che durante l’incontro Berlusconi, a fronte del via libera di Forza Italia a un Senato non più elettivo, avrebbe ottenuto garanzie sulle modalità di elezione, di secondo grado, dei futuri senatori. Ovvero, viene spiegato, un’elezione da parte dei consigli regionali sulla base della proporzionalità e non su base maggioritaria, così da garantire un equilibrio tra le varie forze politiche. Tra le questioni affrontate da Berlusconi e Renzi, poi, anche la maggior presenza di senatori eletti tra i consiglieri regionali e un numero minore di senatori-sindaci. Due temi, viene ancora riferito, sui quali governo e vertici Pd avrebbero mostrato aperture al leader azzurro. E una conferma, viene fatto osservare, arriva dalle parole del ministro Boschi, che ha spiegato: “Abbiamo qualche giorno per affinare le tecnicalita’” relative alle modalità di elezione di secondo grado sei senatori, “perche’ i dettagli richiedono la massima attenzione”.
Dopo l’incontro con il premier, Berlusconi farà il punto con i parlamentari azzurri in programma a Montecitorio. Le perplessità degli esponenti di Forza Italia non mancano. Ieri Renato Brunetta avrebbe rimarcato le sue anche nel corso del pranzo dal Cavaliere e insieme a lui Nicolò Ghedini. Ma il dato di fatto è che per ora l’intesa regge anche alla prova degli emendamenti in commissione.

Boschi: confermato senato non elettivo

E’ stato “positivo” l’incontro di stamattina, a Palazzo Chigi anche per Maria Elena Boschi. “Al momento resta confermata l’ipotesi di un Senato non elettivo”, ha spiegato il ministro per le Riforme al termine della seduta di stamattina in commissione Affari costituzionali sul ddl di riforma. Ora c’è “qualche giorno per affinare le tecnicalità, sono convinta che martedì saremo pronti ad affrontare gli ultimi voti”, ha assicurato. “L’incontro è stato positivo – ha detto Boschi -. Rimane l’impostazione data dal governo alla riforma e condivisa dai partiti della maggioranza, da Forza Italia e anche dalla Lega, di un’elezione di secondo grado del futuro Senato. Mi auguro la prossima settimana si possa procedere”.
Il ministro ha evidenziato come in Commissione si stia lavorando “bene, in modo proficuo”. “Abbiamo introdotto novità importanti. Il lavoro va avanti in modo sereno e costruttivo, riprenderemo la prossima settimana”.

Lunedì nuovo incontro con M5s

Si terrà lunedì alle 15 il nuovo incontro tra il Pd e il Movimento 5 stelle. la decisione nel primo pomeriggio. Nessuna porta in faccia al Movimento 5 stelle, aveva ssicurato in mattinata il Pd. “Il confronto sulle riforme è aperto a tutti, dopo aver incontrato Forza Italia in un confronto teso a realizzare le riforme, siamo pronti a vedere tutte le forze politiche”. Cosi’ Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, al termine dell’incontro tra Renzi e Berlusconi sulle riforme, risponde ai giornalisti che chiedono se e quando ci sarà l’incontro con il M5s. “Noi – ricorda Guerini – abbiamo posto al M5s delle domande e siamo interessati a vederli. Credo che nelle prossime ore metteremo in cantiere il nuovo confronto”.
La mancanza di una data precisa aveva fatto saltare i nervi a Beppe Grillo. «Il presidente del Consiglio Renzi, nonostante i ripetuti solleciti della delegazione del M5S, non ha ancora fatto sapere quando li incontrerà per discutere della legge elettorale. Nel frattempo stamattina sta incontrando a Palazzo Chigi il Noto Pregiudicato, accompagnato da Gianni Letta, per discutere delle “riforme”». Lo si legge sul blog di Beppe Grillo, pubblicato quando a palazzo Chigi era ancora in corso l’incontro tra Renzi e Berlusconi.

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