E’ bufera anche sugli appalti per le carceri. Venerdì mattina la Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici del Dipartimento di amministrazione penitenziaria (Dap), su disposizione della Procura di Roma.
L’ipotesi di reato è quella di corruzione legata adappalti per lavori di ristrutturazione in alcuni carceri. L’indagine è coordinata dal pm Paolo Ielo e Mario Palazzi.
Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria stanno inoltre svolgendo perquisizioni presso gli uffici delCommissario straordinario incaricato di redigere il Piano carceri, il prefetto Angelo Sinesio. In questa seconda tranche dell’inchiesta, che procede parallela alla prima, si ipotizzano i reati di falso e abuso di ufficio.
In tutto sono 9 gli iscritti al registro degli indagati. Secondo la Procura di Roma, Sinesio avrebbe tenuto nascosti alcuni atti anticipando le gare di appalto, impendendo di fatto ad alcune ditte di prendervi parte. Il prefetto, sempre secondo l’accusa, si sarebbe adoperato per far sì che alcuni bandi non superassero la soglia dei 5 milioni di euro, limite che secondo la normativa europea consente di affidare i lavori a più di una impresa.
