18 Aprile 2024, giovedì
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Napoli: le auto elettriche Bee costrette ad andare via

NAPOLI – “Napule è ‘na carta sporca e nisciuno se ne importa” canta Pino Daniele nella tanto bella quanto conosciuta canzone “Napule è”, ma se a non importarsene di Napoli sono le stesse istituzioni che la dovrebbero far crescere e tutelare, allora il problema è veramente grande. Cosa è successo? Lasciatemi fare prima una piccola premessa e poi racconterò.

PREMESSA – Una coscienza “verde” si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo, dato che oramai sono lampanti i danni enormi che l’uomo ha procurato al nostro Pianeta. Per frenare gli scenari apocalittici previsti dagli scienziati è necessaria una svolta ecologica, che non si fonda unicamente su epocali mosse da parte “di giganti”, ma che parte invece sulle azioni di ogni singolo individuo, ogni singola realtà. Il passo ecologico di Napoli è stato grande: un servizio di car sharing green veramente da invidiare, pensato e localizzato a Napoli, arrivato a coprire 2500 abbonati con oltre 40 auto elettriche. Si chiama “Bee – Green mobility sharing” e sicuramente ne avete sentito parlare.

VIA LE AUTO GREEN – “Napule è mille culure” continua a cantare Pino Daniele dallo stereo sulla mia scrivania, ma un colore si è spento: il verde. Non il verde delle aiuole, dei prati, del Parco Virgiliano che bacia il mare. A Napoli si è spento il verde della speranza di un mondo sostenibile, di un mondo che possa essere sano: il delegato del sindaco ha negato alle vetture elettriche sia di poter parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu, sia di poter circolare attraverso ztl e preferenziali, privilegio che fino a cinque giorni fa era lecito. La Nhp non ce la fa più:  le green car lasciano Napoli.

NAPOLI CI RESPINGE – Non è cosa da poco se ci pensate bene. Il traffico nella città partenopea è incredibile, portare a Napoli le auto verdi è stata una grande impresa. Valerio Siniscalco, ingegnere e amministratore delegato di Nhp che ha lanciato il marchio ‘Bee’, ha raccontato questa storia con amarezza a Il Mattino. “La cosa incredibile, ma non tanto, visto il grado di innovazione del progetto – dice Valerio – è che le altre città ci corteggiano, mentre casa nostra, l’amata Napoli, ci respinge.” Concludendo poi, con molta ironia: “Perde il car sharing ma introduce una misura di riduzione dell’inquinamento e del traffico davvero innovativa: la domenica ecologica.”

E’ proprio questo che siamo stufi di sentire: “Napoli perde”. Napoli vuole vincere, e vincere meritando la vittoria. I napoletani vogliono una meritata rivalsa a livello mondiale, e lo urlano a gran voce. Per questo, sindaco De Magistris, le chiediamo di non utilizzare l’udito per sentire se Renzi chiede o meno il Suo aiuto, ascolti invece, sindaco, le urla di questa città, che vuole tornare a ritinteggiarsi di verde.

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