29 Marzo 2024, venerdì
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Roma “caccia” gli ambulanti legali dai monumenti. O si spostano o via con 100 €

Verso la “cacciata” di 200 ambulanti dai monumenti. O si spostano o via con 100 €. Il decreto dei Beni Culturali (il cosiddetto art-bonus) ha stabilito una nuova disciplina a tutela del decoro dei monumenti storici: non si dovranno più vedere, per esempio a Roma, caso unico nel mondo, quei suk stanziali formati da camion bar, “ricordari” che vendono souvenir, negozietti improvvisati di vestiti e oggettistica varia che straripano ai piedi di Fontana di Trevi, del Colosseo, di San Pietro, della Stazione Termini (ce ne sono 500!) ecc…

Significa che almeno 200 ambulanti regolari, muniti di regolare licenza, che pagano il canone (1100 euro l’anno) per l’occupazione di suolo pubblico e che, va aggiunto, fanno affari d’oro con i turisti, devono andarsene. Il Comune chiederà loro di andarsene: con le buone, accettando il trasferimento in altra sede, con le cattive, ricevendo cioè una liquidazione pari a un decimo del canone , in pratica 100 euro.

L’associazione di categoria ha già annunciato ricorsi al Tar di massa, confidando proprio sul fatto che eventuali errori o squilibri non sono loro imputabili, visto che hanno aderito a tutte le disposizioni normative. Piuttosto, gli ambulanti regolari puntano il dito contro un provvedimento che penalizza solo loro e tralascia di intervenire sulla moltitudine di esercizi abusivi che contribuisce a rendere invivibili e indecorosi gli spazi adiacenti i grandi monumenti storici.

Nessun accenno – accusano le associazioni di categoria – viene fatto agli abusivi, a quei 18 mila irregolari, che ogni giorno vendono, proprio ai piedi dei monumenti di Roma, merce contraffatta, souvenir scadenti, cibo e bevande a prezzi fuori mercato, eludendo il fisco e le regole.

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